Chil Post SRL: perché Tiziano Renzi è indagato per bancarotta fraudolenta

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-09-18

L’inchiesta parte da una società trasferita a Genova e poi spogliata per far nascere la Eventi 6. Il reato contestato fa pensare che il padre del premier abbia avuto un ruolo nella distrazione di beni durante il fallimento

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Tiziano Renzi, padre di Matteo ed ex consigliere comunale, è indagato per bancarotta fraudolenta dal tribunale di Genova per il fallimento della società di distribuzione Chil Post SRL, avvenuto nel maggio 2013. La bancarotta fraudolenta è il reato di chi, in qualità di amministratore o socio, ha dissipato, occultato o distrutto i beni di una società in fallimento con l’obiettivo di danneggiarne i creditori; viene accusato di bancarotta fraudolenta anche chi ha sottratto o falsificato libri e scritture contabili, oppure ha avvantaggiato determinati creditori rispetto ad altri. Secondo l’accusa, il curatore avrebbe rilevato passaggi sospetti dei rami d’impresa, e comunque delle uscite di denaro ingiustificate. L’inchiesta è seguita dal pm Marco Ayroldi e seguita in prima persona dal procuratore aggiunto Nicola Piacente. La bancarotta viene contestata ad altre tre persone, ex amministratori della società.
 
TIZIANO RENZI E LA CHIL POST SRL
L’avviso di garanzia è stato notificato a Tiziano Renzi tre giorni fa, e coincide con la richiesta di proroga di indagini al Gip. La Chil Post srl aveva sede a Genova:

tiziano renzi chil post srl
L’anagrafica della Chil Post SRL dopo il 2010, quando aveva cambiato proprietà e sede

La Chil Post era la società fondata da Tiziano Renzi nel 1999 e che si occupava di distribuzione di giornali e campagne pubblicitarie: all’epoca aveva sede in Rignano sull’Arno ed è stata intestata dal 2006 al 2004 a Matteo e alla sorella, prima di passare di nuovo sotto la proprietà dei genitori che due anni dopo vendono il 50% a Matilde e Benedetta Renzi. La Chil Post arriva a fatturare fino a 7 milioni di euro nel 2007 prima di diventare Chil Post SRL e spostare la sede a Genova. E qui accade quello che è sotto la lente dei magistrati. Nell’ottobre del 2010 la Chil Post srl cede un ramo d’azienda alla Eventi 6 SRL, la nuova società dei Renzi, poi viene venduta a un imprenditore genovese prima di fallire. Prima, la Chil Post Srl aveva aperto una filiale in via Fieschi a Genova, e aveva curato il servizio porta a porta di distribuzione del Secolo XIX. Proprio all’atto di abbandono di via Fieschi succede che i proprietari dell’immobile lamentano il mancato pagamento dell’affitto negli ultimi tre mesi e una serie di problemi ai locali: il tribunale sancisce che sia Chil a pagare 11mila euro di conto totale. Un’altra chiamata in giudizio per gli stessi motivi produce un pagamento di 8mila euro. A quel punto la società diventa di proprietà del 75enne Gian Franco Massone, che prima era un commerciante ambulante, e poi fallisce lasciando all’asciutto i creditori.
 
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Tiziano Renzi con la moglie. L’imprenditore è stato proprietario della Chill Post srl fino al 2010

UNIRE I PUNTINI, GRAZIE
Si capisce quindi la motivazione dell’indagine sul padre di Renzi. Gli inquirenti evidentemente sospettano che con la cessione del ramo d’azienda alla Eventi 6 SRL la Chill Post SRL sia stata spogliata di tutte le attività più redditizie, mentre le altre sono state lasciate in carico alla Chill Post, poi venduta a qualcuno che o non sospettava minimamente o era perfettamente al corrente dell’idea di partenza. La Eventi 6, che nasce dalla Chil srl di cui Matteo Renzi era fondatore e socio fino al 2004, ha un capitale sociale di 60 mila euro e un giro di affari che era pari a 3 milioni e 967 mila euro del 2011.

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