La chiesa venduta agli islamici a Bergamo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-10-26

A metterla in vendita è stata la Regione Lombardia guidata da Fontana. Il tutto è stato possibile grazie alla legge voluta da Roberto Maroni nel 2015

article-post

Nella cattolicissima Bergamo un’associazione di musulmani ha comprato all’asta una chiesetta per farne un luogo di culto islamico. A metterla in vendita è stata la Regione Lombardia guidata da Fontana che adesso si trova nei guai con i leghisti di zona per non essere riuscita a impedirlo. Il tutto è stato possibile grazie alla legge voluta da Roberto Maroni nel 2015, una legge che ostacola la costruzione di nuovi edifici di culto in Lombardia. Racconta oggi Andrea Di Gianbartolomei sul Fatto:

Così l’Associazione musulmani di Bergamo ha fatto la sua offerta di 450 mila euro, con un rialzo dell’8 per cento rispetto alla base di 418.700 euro, e ha battuto l’offerta avanzata dalla comunità romena ortodossa. “La nostra intenzione –hanno dichiarato a Bergamonews il presidente dell ’associazione Idir Ouchickh e un associato, Imad El Joulani –è quella di mantenere la destinazione del sito a luogo di culto”.

Subito la questione ha scatenato le opposizioni: “Dopo aver fatto di tutto per impedire la costruzione di nuovi luoghi di culto per i musulmani, Regione Lombardia mette all’asta l’ex chiesa degli Ospedali Riuniti. Chi se l’aggiudica? I musulmani, che nel pieno rispetto della legge ne faranno una moschea”, ha twittato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori aggiungendo alla fine un’emoji sorridente.

lega chiesa moschea bergamo 1

Una volta fatto il patatrac, adesso i leghisti si attaccano alla tutela del patrimonio:

LA LEGA torna alle vecchie battaglie contro l’Islam, quelle una volta care all’orobico Roberto Calderoli: “Andremo a verificare gli atti della gara per capire se sono stati imposti dei vincoli storici e se ci siano gli estremi per annullare la gara stessa – hanno dichiarato i deputati Daniele Belotti e Alberto Ribolli insieme alla consigliera comunale Luisa Pecce e alla segretaria cittadina Serena Fassi -. Al tempo stesso scriveremo alla Soprintendenza per ricordare che la chiesa dei frati minori cappuccini degli ex Ospedali Riuniti (e la cosiddetta “casa rossa”) sono dichiarate di interesse storico artistico e rimangono quindi sottoposte a tutte le disposizioni di tutela previste per legge ”.

Quindi, “di fronte a tale vincolo devono essere conservate anche tutte le decorazioni, gli affreschi ed i simboli religiosi cristiani sia interni che esterni, tra cui il grande crocifisso nell’abside e la figura di San Francesco”.

Ma questo non sembra costituire un problema per l’associazione, intenzionata a ristrutturare la grande sala al piano interrato per farne un luogo di preghiera. E per farlo – ironia della sorte – potrebbe avvalersi della legge regionale dello scorso anno che facilità la riqualificazione dei seminterrati, una norma voluta proprio da Forza Italia.

Leggi sull’argomento: Chi sono i tre fermati per l’omicidio di Desirée Mariottini

Potrebbe interessarti anche