Ma che parliamo a fare di body shaming se poi Chiara Nasti dice che le donne “si svaccano” in gravidanza?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-15

Il commento “infelice” dell’influencer campana ha provocato – ancora una volta – polemiche contro di lei

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Le polemiche per le esternazioni social di Chiara Nasti sono come le ciliegie: una tira l’altra. Dopo quell’epiteto – “gamberetto” rivolto a una zona ben precisa del corpo dell’ex fidanzato Nicolò Zaniolo (reo di aver saltellato, durante la festa per la vittoria della Conference League della Roma, al volgare coro “Il figlio di Zaccagni è di Zaniolo”), l’influencer campana torna a far parlare di sé per una risposta pubblicata su Instagram a un’utente che parlava dei chili presi durante la gravidanza.

Chiara Nasti e le donne che, a differenza sua, si “svaccano” in gravidanza

“Per fortuna non ho messo ancora 1 chilo ma solo 100 grammi in 5 mesi (non sto scherzando) magari li metterò tutti insieme non so… per ora non ho preso un chilo!”, aveva scritto Chiara Nasti rispondendo a un commento sulla sua pagina social dopo aver pubblicato una sua foto al quinto mese di gravidanza. Qualcuno, però, ha messo in dubbio questa affermazione, sottolineando come non ci sarebbe nulla “di male a dire di avere preso chili per una cosa così bella”.  Ed è lì che è arrivata la risposta, alquanto infelice, dell’influencer campana:

“Siete voi problematiche a pensare che uno lo faccia per vantarsi (con l’emoticon di un faccino sorridente). Soltanto perché le stesse si svaccano.. io anche se prendo 20kg per la mia gravidanza non ho problemi, dopo li toglierei subito”.

Le donne in gravidanza, secondo Chiara Nasti, “si svaccano”. Lei, invece, no. Poi, dopo ore di polemiche, la stessa influencer ha deciso di non consentire più a nessuno di commentare i suoi post su Instagram. Ma la frittata era già fatta. Perché ci sono stati anni di lunghe battaglie affinché il tema del body-shaming fosse trattato e individuato come un argomento sensibile e su cui riflettere. Ma commenti come questo sviliscono lotte decennali e consapevolezze acquisite ed entrate a far parte anche di quella mentalità social che dovrebbe progredire insieme ai suoi attori principali. In casi come questo, però, invece di andare avanti si torna indietro.

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