Chiara Ferragni incontra Liliana Segre: “La sua storia e la sua determinazione mi hanno colpito”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-09

Incontro tra Chiara Ferragni e Liliana Segre a casa della senatrice a vita, che aveva invitato l’influencer a visitare insieme il Memoriale della Shoah a Milano

article-post

“Dopo le nostre chiacchierate telefoniche, oggi ho avuto il piacere di conoscere di persona la senatrice Liliana Segre. La sua storia e la sua determinazione mi hanno molto colpito. She’s incredible”: Chiara Ferragni posta sui social una foto di lei con la senatrice a vita, nell’abitazione di quest’ultima, dopo l’invito di qualche tempo fa ad andare a visitare insieme il Memoriale della Shoah per sensibilizzare i giovani.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Chiara Ferragni ✨ (@chiaraferragni)

Chiara Ferragni incontra Liliana Segre: “La sua storia e la sua determinazione mi hanno colpito”

“Il fatto che i ragazzi conoscano poco questo luogo e le storie che vi sono custodite – le parole di Segre – è il mio cruccio. Questo mi addolora, quando mi tocca ricordare che cosa ho vissuto io e cosa hanno vissuto milioni di ebrei, condannati per la sola colpa di essere nati. Se i giovani non arrivano, è stato tutto inutile? Se Chiara Ferragni venisse qui con me, molti adolescenti si interesserebbero a questo argomento e verrebbero qui a vedere quel che è successo a me e a tanti altri, fra cui i tanti che non sono mai tornati dal viaggio verso l’orrore”. Si tratta di un museo al Binario 21 interrato sotto alla Stazione Centrale di Milano, da dove partivano i treni diretti per i campi di Auschwitz-Birkenau.

Segre: “Io ancora vittima di odio online”

Intervenendo al convegno “Le vittime dell’odio”, organizzato dall’osservatorio sulle discriminazioni al Memoriale della Shoah di Milano, Segre ha detto: “Ogni volta che la vita mi ha dato occasione di combattere l’odio, poiché ne sono stata vittima in prima persona, io ci ho provato. Anche io ho cercato di fare la mia parte mettendo tutta me stessa con una commissione per combattere innanzitutto l’istigazione all’odio. Essere qui per me è sempre un momento personale di grande emozione perché il luogo riporta alla mia mente quello che ho vissuto. Vedersi praticamente strappare tutto, strappare la vita”. La senatrice a vita ha ammesso di essere ancora “vittima dell’odio dei leoni da tastiera”, tanto che tre anni fa la ministra degli interni Luciana Lamorgese le ha imposto la scorta.

Potrebbe interessarti anche