Ipertensione, obesità, fumo: chi rischia di più con il Coronavirus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-15

Quali sono le categorie a rischio e i fattori che aumentano le probabilità di sviluppare forme gravi di infezione da Coronavirus SARS-COV-2 e della malattia COVID-19. A partire da chi ha la pressione alta e il sistema vascolare già stressato

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Il Messaggero riepiloga oggi quali sono le categorie a rischio e i fattori che aumentano le probabilità di sviluppare forme gravi di infezione da Coronavirus SARS-COV-2 e della malattia COVID-19. A partire da chi ha la pressione alta e il sistema vascolare già stressato:

Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, fino al 9 luglio tra le patologie pregresse più  frequentemente osservate nei pazienti deceduti il 66,2% riguarda l’ipertensione, segnalata tra l’altro nel 68% delle cartelle cliniche. La conferma arriva anche da una analisi condotta dai Centers for desease control and prevention, che su oltre 1,3milioni di casi positivi accertati negli Usa tra il 22 gennaio e il 31 maggio ha evidenziato come maggiori fattori di rischio proprio le malattie cardiovascolari.

«L’ipertensione arteriosa – spiega Cricelli – è un fattore di rischio notissimo per patologie cardiovascolari,  ictus, infarto del miocardio e rappresenta forse il più importante di tutti i fattori di rischio per Covid. In Italia, dove più omeno il 25-28 % della popolazione soffre di  ipertensione arteriosa, tra tutti i pazienti che si sono ammalati in modo grave di Covid la maggior parte aveva questo problema». Le complicanze sono dovute «all’enorme interazione di citochine che impattano sul sistema cardiovascolare».

coronavirus numeri 14 luglio
Emergenza Coronavirus: i numeri del 14 luglio (Corriere della Sera, 15 luglio 2020)

Poi c’è il fumo, sul quale ci sono visioni differenti:

«Non abbiamo ancora correlazioni dirette tra fumo, incidenza contagio e mortalità per Covid – spiega Cricelli -ma abbiamo evidenze indirette: le persone affette da patologie respiratorie, in particolare la broncopneumopatia cronica ostruttiva (bpco), sono risultate molto colpite dal Sars Cov 2. Il fumo dunque è un fattore di rischio indiretto per patologie cardiovascolari e respiratorie e riteniamo sia un fattore di rischio molto rilevante anche nei decessi per Covid».

Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Adolescent Health condotta dai ricercatori del Children’s Hospital della University of California di San Francisco, tra i 6.741 non fumatori (tra i 18-25 anni) la  suscettibilità a sviluppare di Covid19 in forma più seria è di circa il 16% rispetto al 31,5% dell’intero campione, inclusi i fumatori. Secondo gli esperti Usa, «gli sforzi per ridurre il fumo e l’uso di sigarette elettroniche tra i giovani adulti abbasserebbero la loro vulnerabilità alle malattie gravi»

Infine c’è l’obesità, che «è fattore di rischio perché normalmente si accompagna ad altre patologie cardiometaboliche in particolare il diabete – rileva Cricelli -. Le persone obese in sostanza sono affette da altre patologie prevalentemente di tipo metabolico, vascolare, ipertensione, insufficienza cardiaca».

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