Chi mangia carne è nazista, lo dice Paolo Bernini

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-01-28

In un delirio vegan-animalista Paolo Bernini del M5S ricorda a modo suo l’Olocausto e ci spiega la sua teoria sulla Shoah

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Nel giorno della Memoria c’è sempre qualcuno che vuole farci vedere quanto la sa lunga su quello che è successo in Europa agli ebrei durante la seconda guerra mondiale. Ci sono quelli che, carte alla mano, pretendono di rivedere la contabilità delle vittime dei campi di concentramento nazifascisti, sono i cosiddetti revisionisti. Quelli che ci vengono a dire che Hitler non voleva davvero uccidere gli ebrei, che le camere a gas in realtà non sono mai esistite o che di ebrei ne sono stati uccisi molti meno di quello che leggiamo sui libri di storia. Poi c’è tutta una pletora di individui che ha solo bisogno di strumentalizzare la giornata di ieri per motivi politici. Tra questi, tanto per fare un esempio, ci sono Maurizio Gasparri, Matteo Salvini e Gianni Alemanno.
 

La giornata dell'ufficio stampa (fonte Facebook.com via Giulio Cavalli)
La giornata dell’ufficio stampa (fonte Facebook.com via Giulio Cavalli)

 
IL MIO OLOCAUSTO È PIÙ ORRIBILE DEL TUO
Ma il migliore della giornata di ieri è stato senza dubbio il cittadino-portavoce-onorevole-deputato-lup-mann Paolo Bernini. Bernini è un vegano e un acceso sostenitore dei diritti degli animali: è stato uno dei due parlamentari grillini che qualche giorno fa ha tentato di entrare all’interno di uno stabulario dell’ENEA dato in gestione al CNR. Un’iniziativa simile a quella del giugno 2014 quando Bernini si occupò del caso dello stabulario di Modena denunciando gli orrendi crimini che vi venivano commessi “in nome della Scienza”; peccato che fosse quasi tutto falso che Bernini sia arrivato a montare ad arte alcune immagini per distorcere la verità. A tal proposito ieri Paolo Bernini ha postato sulla sua pagina Facebook quest’immagine per ricordare a modo suo lo sterminio di milioni di ebrei, omosessuali, testimoni di geova, oppositori politici e zingari:
 
paolo bernini animalaro
La soluzione finale al dibattito sull’Olocausto e allo stile di vita dei carnivori

 
VIOLENZA VEGANA
Ora, che gli allevamenti industriali non siano un luogo idilliaco si sapeva, ma c’era davvero bisogno di paragonare animali da macello alle vittime dello sterminio nazista? Secondo la logica vegan-animalara non c’è alcuna differenza: si tratta sempre di animali e tutti gli animali meritano lo stesso rispetto. Ed è per questo che Bernini aggiunge anche una cifra (ricordate il discorso sulla contabilità dei massacri? Quello secondo il quale il massacro con più vittime vale di più di quello con meno vittime?) per far capire che “l’olocausto animale” con i suoi 56 miliardi di vittime (and counting) in realtà è forse anche più importante della Shoah. E buona giornata della Memoria a tutti, raga.
 
paolo bernini animalaro - 2
 
Più di qualcuno ha fatto notare che forse il paragone era un po’ inappropriato ma niente da fare, Bernini ti sbatte in faccia la citazione di un “sopravvissuto ai campi di sterminio”, se dici qualcosa contro Singer stai offendendo la memoria di tutte le vittime dell’olocausto. Ad un certo punto visto che in molti gli fanno notare che Singer non è un sopravvissuto ai campi di concentramento perché durante la guerra aveva trovato rifugio negli Stati Uniti l’Onorevole Bernini si sente in dovere di aggiungere una precisazione, giusto per far capire che lui è uno che conosce la storia:

Buona Giornata della Memoria.
P.s. ricordo a chi insulta senza ragionare che la frase riporta l’ha scritta Isaac Bashevis Singer ebreo che ha perso la madre, la sorella e il fratello minore, in Polonia, che vengono deportati dai nazisti e muoiono in un campo di concentramento. Quindi non state offendendo me, ma la sua memoria.
“Essere vegetariani significa dissentire, dissentire contro il corso degli eventi attuali. Energia nucleare, carestie, crudeltà, dobbiamo prendere posizione contro queste cose. Il vegetarianesimo è la mia presa di posizione. E penso che sia una presa di posizione consistente.” (Singer)

La sostanza per Bernini non cambia, la famiglia di Singer è morta nei campi di concentramento così come i polli muoiono negli allevamenti industriali. Chi mangia carne in pratica è come i nazisti e gli allevatori come le SS. E guai a chi dice che non è così perché SBAM ti sbatte in faccia la citazione di uno che è scampato all’olocausto. C’è però una cosa che la logica berniniana non ha considerato: il fatto di essere sopravvissuto all’olocausto non rende le tue opinioni personali in materia di alimentazione intoccabili. Né il fatto di poter andare contro il pensiero di un sopravvissuto all’olocausto per quanto riguarda l’utilizzo del paragone Shoah-allevamenti industriali significa offendere la memoria di qualcuno. Usare una citazione di Singer per chiudere la bocca a chi la pensa diversamente (naturalmente in nome della libertà di pensiero) oltre ad essere una fallacia retorica della peggior specie (e tralasciamo la Godwin Law per carità di patria) è anche un atto di violenza non da poco. Ma del resto è cosa nota che i vegani e gli animalisti, pur predicando la non violenza (in teoria) sono persone il cui pensiero e il cui comportamento verbale è decisamente violento. Ad esempio:

Violenti noi? Ma cosa dici!11
Violenti noi? Ma cosa dici!11

 
Perché c’è della violenza non proprio implicita nel dire che chi mangia carne è un SS, ma di questo i pacifici vegani sembrano non rendersene conto:
 
vegetariani compassionevoli - 2
 
 
E allora buona giornata della memoria a tutti i vegani, che sono quelle persone che hanno bisogno di mangiare prodotti che si chiamano “bistecca vegana” o “polpettone vegano” e che fanno di tutto per assomigliare nel nome, nella forma e nel sapore a quello che mangiano i “carnivori”.
 
 
Foto copertina: Wikipedia.org

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