Chef Rubio replica alla denuncia di Liliana Segre: “I silenzi sono odio”

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-12-08

Dopo qualche ora, Chef Rubio ha replicato alla senatrice a vita Liliana Segre e decisamente non nell’ottica di un passo indietro o simili

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Dopo la notizia delle 24 denunce presentate dalla senatrice a vita Liliana Segre assieme al suo legale Vincenzo Saponara contro alcuni odiatori online, aveva fatto molto discutere che tra questi figurasse pure il nome di Chef Rubio, all’anagrafe Garbriele Rubini, noto al grande pubblico per programmi come “Camionisti in Trattoria” e “Unti e bisunti”. Dopo qualche ora, lo chef ha replicato alla senatrice a vita e decisamente non nell’ottica di un passo indietro o simili.

La replica di Chef Rubio a Liliana Segre dopo la denuncia: “I silenzi di parte sono odio, non chi resiste”

Nello specifico, Chef Rubio ha pubblicato su Twitter la foto della notizia della denuncia di Segre e l’ha così commentata: “Chiedere a Liliana Segre di denunciare i crimini della colonia di insediamento israeliana e dell’esercito nazista che da 74 anni porta avanti la pulizia etnica del popolo nativo palestinese (semita) sarebbe incitare all’odio? I silenzi di parte sono odio, non chi resiste”.

Il riferimento è a un tweet scritto dallo chef nell’aprile 2022, in cui si leggeva: “Palestinesi? ‘Non mi occupo di politica’. Cit. Liliana Segre. Vedo che però te ne occupi quando si tratta degli ucraini. Lasciami dire che il tuo silenzio sistematico nei confronti della pulizia etnica che il popolo palestinese sta subendo da 74 anni è disgustoso”.

Poi, pubblicando un tweet del giornalista David Parenzo, che si compiaceva per la denuncia di Segre ai suoi danni, Chef Rubio ha scritto in un altro cinguettio: “Secondo i sionisti difendere il diritto ad autodeterminarsi dei palestinesi (semiti) che da 74 anni è massacrato dai nazisti della colonia illegale d’insediamento israeliana che chiamate ‘Israele’ è istigazione all’odio. Ps non mi è arrivato nulla, se questo è un giornalista”.

Liliana Segre presenta 24 denunce per le minacce di morte ricevute

Adesso ci sarà la fase di indagini per appurare la responsabilità e il possibile reato commesso da Gabriele Rubini nei confronti di Liliana Segre. Lo chef l’ha più volte tirata in ballo, sia parlando (come visto) di Palestina e Israele, ma anche per quel che riguarda i vaccini e i no vax.

Alla fine, dunque, Liliana Segre ha deciso di procedere davvero con le denunce, 24 in tutto. Lo aveva annunciato all’inizio del mese di novembre quando, partecipando al Forum Nazionale delle Donne Ebree d’Italia tenutosi a Milano, aveva detto: “Per tanto tempo sono stata in silenzio su queste persone che mi insultano. Ma adesso li denuncio. Poi è anche cattivo augurarmi la morte a 92 anni”.

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