Che fine farà l’orso M49

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-30

Il ministro Costa vorrebbe mandarlo in un parco europeo dove vivrebbe libero. Nel frattempo rimane in Trentino

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Erica Ferro sul Corriere della Sera racconta quale sarà il destino dell’orso M49 o Papillon, catturato ieri con una trappola a tubo dalla provincia di Trento dopo la prima fuga dal centro faunistico Casteller, la struttura vicino a Trento destinata alla gestione degli orsi problematici, la stessa da cui era fuggito in maniera rocambolesca il giorno successivo alla prima cattura (dettata da due ordinanze del presidente della Provincia Maurizio Fugatti motivate dalla pericolosità dell’esemplare): scavalcando una barriera di 4 metri e tre recinti elettrificati tra i 7.000 e i 9.000 volt dileguandosi sui monti.

Nel frattempo rimarrà in Trentino, che nei nove mesi di fuga ha esplorato in lungo e in largo, dalla val di Cembra al Vanoi, scendendo fino ai monti Lessini, in Veneto, spingendosi a Malcesine e poi risalendo verso «casa», le Giudicarie, dopo aver attraversato l’autostrada A22, la ferrovia del Brennero, il fiume Adige. Non prima di aver fatto irruzione all’interno di due malghe,per fortuna attualmente disabitate, forzandone i mobili per un’altra scorpacciata.

La notizia della cattura di «Papillon» se da un lato ha suscitato il plauso di Coldiretti («L’aggressività di M49 ha provocato danni, ansie e paura»), dall’altro ha sollevato le critiche di numerose associazioni animaliste, dal Wwf alla Lav, che si dichiara pronta a procedere contro la Provincia di Trento per il reato di maltrattamento di animali. «La prigionia dell’orso è l’effetto di una politica miope e ottusa — sostiene la deputata di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente — incapace di garantire, come avviene in altre zone d’Italia ed’Europa, la convivenza tra questo splendido carnivoro e le attività umane sul territorio».

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La cronistoria dell’orso M49 (Corriere della Sera, 30 aprile 2020)

Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ieri ha fatto sapere di aver «allertato l’Ispra, per garantire la massima attenzione in queste ore delicate»: «Non mi fa affatto piacere sapere che M49 abbia perso la sua libertà — ha detto —. Mi sto adoperando con tutti i canali possibili per trovargli una nuova casa. Stiamo sondando parchi europei, contattando Paesi dove questo tipo di orso potrebbe vivere bene e senza rischi, attivando anche i canali diplomatici».

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