Caso Richetti, Boldrini e Murgia contro Calenda: “Non denunciare non vuol dire non aver subito violenza”

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-09-18

Le parole di Carlo Calenda sul caso Richetti hanno scatenato la reazione indignata della dem Laura Boldrini e della scrittrice Michela Murgia

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Una pioggia di polemiche ha travolto il leader di Azione Carlo Calenda a seguito delle parole pronunciate in merito allo “scandalo” che ha coinvolto il suo senatore Matteo Richetti, accusato da una donna (che si è mantenuta anonima) di pesanti molestie sessuali esercitate con battute fuori luogo e messaggi, fino ad arrivare a quella che se fosse confermata sarebbe una vera e propria aggressione.

Tutto è emerso a seguito di un articolo di Fanpage.it che riportava la testimonianza della presunta vittima, denunciata da Richetti. La donna ha ammesso di non averlo contro-denunciato perché intimidita dal comportamento maschilista che le forze dell’ordine avrebbero assunto durante la perquisizione in casa sua, avvenuta a seguito della denuncia del senatore.

Da parte sua, Carlo Calenda ha difeso Richetti fin da subito, sostenendo la versione secondo cui quello architettato ai danni del senatore altro non sia che un tentativo di mettere in cattiva luce Azione in vista delle elezioni del 25 settembre. Ospite a Mezz’ora in più, Calenda ha detto: “Le donne vittime di stalking o molestie devono denunciare, è importante. Penso che una cosa diversa è fare interviste con accuse anonime, senza denunce, senza dare alla persona in questione la possibilità di difendersi. Le verifiche le voglio in tribunale. Quando è lesa l’onorabilità di un uomo, come di una donna, e ci sono dubbi, si verifica in tribunale”. Parole, queste, che hanno scatenato la reazione indignata della dem Laura Boldrini e della scrittrice Michela Murgia.

Caso Richetti, le parole di Laura Boldrini e Michela Murgia contro Carlo Calenda. Che replica

“Una cosa è certa: non denunciare non vuol dire non aver subito molestia o violenza. Basta guardare i dati Istat: 8 donne su 10 non denunciano le violenze subite. Questo Calenda non può non saperlo!”, queste le parole della deputata del Pd Laura Boldrini su Twitter in riferimento al caso Richetti.

E oggi le ha fatto eco la scrittrice e giornalista Michela Murgia, che sempre su Twitter ha scritto: “Se non denunci, ‘perché non hai denunciato?’. Se denunci, ma non immediatamente, ‘perché solo ora?’. Se denunci subito però ‘stai cercando pubblicità e soldi’. Non serve l’immunità parlamentare, quella sociale funziona già benissimo”. Non si è fatta attendere la replica di Carlo Calenda, che qualche ora dopo ha così replicato al Tweet di Michela Murgia: “Non denuncia, è denunciata da un anno, rilascia un’intervista anonima a dieci gg dal voto. Sta compiendo una cosa che nei suoi libri definirebbe manganellare un innocente. Si chiama Fasciocomunismo. Richetti non ha immunità per questi reati. Studi prima di scrivere. Almeno questo”.

 

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