Domani sarà davvero il giorno di Casini al Quirinale?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-27

Domani si aprono davvero le danze per il Quirinale. Occhi puntati su Casini, che ha incassato il via libera di fatto del Pd e potrebbe raggiungere il quorum. Subito dietro Amato, Draghi e il Mattarella bis

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Domani sarà il giorno di Pierferdinando Casini. All-in. Dentro o fuori. Tutto in un’unica mano di poker. Al tavolo i 1008 “grandi elettori” (così a qualcuno piace chiamarli) che saranno chiamati a decidere i prossimi sette anni della nostra Repubblica. Il nome del leader di Centristi per l’Europa è tornato prepotentemente in auge nelle ultime ore dopo che la riunione di ieri sera del Partito Democratico lo ha, di fatto, indicato, senza mai nominarlo esplicitamente, come candidato ideale. “Un nome che non piacerà a tutti, ma che metterà d’accordo molti”. Sarebbero state queste le parole con cui il segretario dem Enrico Letta lo ha “incoronato”, tracciando un identikit che coincide perfettamente con la figura politica e istituzionale di Casini.

Domani sarà davvero il giorno di Casini al Quirinale?

Il diretto interessato, giustamente, nicchia e si rifugia nel silenzio in compagnia della famiglia e dei figli, ma ha compreso l’ampiezza della posta in gioco del voto di domani. Casini sa che domani si giocherà tutta la sua carriera politica in meno di tre ore. Le sue quotazioni al borsino del Quirinale crescono di ora in ora, spinte dal pollice verde del Partito Democratico, ma che potrebbero trovare ampia convergenza anche in Forza Italia, una volta preso atto della difficoltà dell’operazione Casellati. Per quest’ultima i voti ci sarebbero anche, tra il centrodestra compatto e una cospicua parte del Movimento 5 Stelle non allineata al contismo. II problema, semmai, è la sua carica di Presidente del Senato e il terremoto politico che ne potrebbe conseguire se dovesse saltare, mettendo a rischio la tenuta stessa del governo. E allora Casini diventa più di un’alternativa per i forzisti. A quel punto basterebbe il via libera di una forza di peso tra il Movimento 5 Stelle e la Lega e Casini avrebbe i numeri per salire al Colle già nella giornata di domani.

Le alternative: Draghi, Amato o Mattarella Bis

Se, però, l’operazione non dovesse andare a buon fine, il nome dell’ex leader dell’Udc sarebbe definitivamente bruciato, aprendo la strada a nuovi e inattesi scenari. Tre, in particolare, su tutti: Draghi, Amato e l’ipotesi mai sfumata del tutto del Mattarella Bis. Ad ogni voto in più, si rafforzerebbe la permanenza dell’attuale Capo dello Stato al Colle, che sarebbe costretto suo malgrado a prendere atto dell’incapacità dei partiti di accordarsi su un nome e a disfare gli scatoloni. Più indietro Belloni e Casellati e, quindi, la possibilità di vedere una donna al Quirinale. Tramontano, invece, le chance di Cassese, troppo divisivo a causa anche delle sue recenti posizioni su diritto e pandemia. Unica certezza di una partita a carte in cui tutti per il momento hanno bluffato o giocato a carte coperte.

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