Cosa succede se Carola Rackete querela tutti quelli che l’hanno insultata su FB e Twitter

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-07-08

Carola, il Pd e il giudice Vella possono adire le vie legali. E sarebbe una carneficina

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Mezza Italia potrebbe finire presto nei guai. Carola Rackete, la capitana della Sea Watch 3, ha annunciato una querela nei confronti di Matteo Salvini, ma sta riflettendo sulla possibilità di segnalare alla magistratura anche i tanti, tantissimi che l’hanno insultata. A scriverlo oggi è Il Fatto Quotidiano in un articolo a firma di Paolo Dimalio:

Dopo l’attracco “spericolato”al porto di Lampedusa con 40 migranti a bordo, urtando la motovedetta della Guardia di Finanza, sulla comandante tedesca si è abbattuta una tempesta d’insulti social. Salvini ha aggiunto il carico da 90, su Facebook: “fuorilegge”,“delinquente”,“criminale; gli epiteti ricorrenti per qualificare Carola. Lei però è solo indagata. I suoi avvocati consigliano le vie legali anche per i leoni da tastiera. Carola non ha ancora deciso, ma al momento giusto dovrà scegliere: dimenticare le offese o querelare tutti?

Carola Rackete sea watch insulti - 9b

Sui social, un fotomontaggio recita: “Dopo 14 giorni che ti prendi pisellate da 43 Mao Mao, decidi di sbarcare a Lampedusa….”. Il resto, lo lasciamo alla fantasia. Selvaggia Lucarelli, su Twitter, ha stigmatizzato il delirio: “Donne che se la ridono condividendo ‘sta roba. Ho esaurito le parole”. Il meme era apparso sulla bacheca Facebook di una giovane madre, cui la gogna è tornata indietro, come un boomerang, e con gli interessi: “Ti sarebbe piaciuto essere al posto di Carola, tranquilla cessa immonda che pur di non scoparti si sarebbero fatti tutti rimpatriare”, si legge sul suo profilo.

Nel caso, i guai sarebbero grossi anche per chi usa la scusa della satira: “Vero, la satira è sacrosanta –dice l’avvocato Caterina Malavenda –ma deve essere desumibile dal messaggio e dal contesto”. A volte, i diffamatori social si nascondono dietro nomi di fantasia: “Sì, ma basta risalire all’indirizzo ip e al suo titolare, per identificare l’autore: poi si può querelare”. C’è sempre l’alibi dell’hacker: “Ma va dimostrato con una perizia in tribunale ”. Carola, il Pd e il giudice Vella possono adire le vie legali. E sarebbe una carneficina.

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