Carige, al via il piano di salvataggio (con Malacalza)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-07-31

Il Fondo interbancario vara l’intervento da 650 milioni e aspetta l’ok dei vecchi soci Maccarone: “Resteremo nel capitale il meno possibile”. Tra due anni cessione a Ccb

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La partecipazione del Fondo tutela depositi alla ricapitalizzazione di Carige, con dote fino a 650 milioni, per almeno due anni renderà il consorzio delle banche “concorrenti” di Genova primo socio con oltre due terzi delle quote. L’altro tassello riguarda il potere di veto della famiglia Malacalza, vecchio perno con il 27,7%. Potrebbero contribuire anche loro. Spiega oggi Repubblica:

Lo scorso dicembre astenendosi all’assemblea sull’aumento (da 400 milioni) Malacalza provocò il commissariamento della banca da parte della Bce. La prossima assemblea Carige, che sarà convocata per fine settembre sul nuovo aumento da 700 milioni, dovrà svolgersi altrimenti. L’intervento prevede che 313 milioni provengano dalla conversione del bond preso mesi fa dal braccio volontario del Fitd. La quota di Cassa centrale banca (Ccb), il vero partner industriale, sarà di 63 milioni, e 85 milioni saranno in opzione ai soci attuali.

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Il piano per salvare Carige (Il Sole 24 Ore, 12 luglio 2019)

«Tutto quel che manca a completare i 700 milioni di aumento, compreso l’inoptato, lo garantisce il Fitd», ha aggiunto Maccarone, quindi l’impegno aggiuntivo del consorzio tra banche attive in Italia andrà da 239 a 324 milioni. Il rafforzamento prevede anche un bond subordinato da 200 milioni, tasso circa 8%. A comprarlo saranno sempre Ccb (100 milioni) l’assicuratore Amissima del fondo Apollo (50 milioni), il Credito sportivo (20 milioni), Mcc (13 milioni) e pochi spiccioli per altri assicuratori. A ore i tre commissari di Carige inoltreranno a Francoforte la delibera Fitd e il nuovo piano di rilancio, che cerca di spremere tutte le sinergie industriali con la holding trentina delle 100 Bcc concentrate nel Nord Est.

I commissari Pietro Modiano, Fabio Innocenzi e Raffaele Lener prima di ferragosto convocheranno l’assemblea per la seconda parte di settembre con l’obiettivo del varo dell’operazione a fine anno. Probabilmente oggi i commissari comunicherannno alla Vigilanza Bce la decisione definitiva. La prossima settimana dovrebbe essere firmato l’accordo quadro fra i partecipanti che verrà inoltrato a Francoforte, in attesa del definitivo via libera.

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