Carige in liquidazione costerebbe nove miliardi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-06

Il conto è fatto partendo dalla questione della protezione dei depositi fino a 100mila euro

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Una liquidazione coatta di Carige costerebbe 9 miliardi al Fondo Interbancario per la tutela dei depositi (Fitd). Il conto è fatto partendo dalla questione della protezione dei depositi fino a 100mila euro. Quello della liquidazione coatta, spiega oggi La Stampa, è uno dei tre scenari ipotizzabili in caso di bocciatura dell’operazione di salvataggio che venerdì 20 sarà sottoposta al voto dell’assemblea dei soci.

Gli altri due sono la ricapitalizzazione precauzionale di Stato sino a 1 miliardo e la risoluzione in base alla direttiva europea Brrd. In caso di liquidazione coatta la tutela riguarda depositi in conto corrente, depositi vincolati, certificati di deposito, libretti di risparmio e assegni circolari. Decretata la liquidazione, una banca può essere ceduta a un prezzo simbolico e con garanzie statali, come accadde a Popolare di Vicenza e Veneto Banca, passate a Intesa nel 2017. A due settimane dall’assemblea che delibererà il piano di salvataggio, continuano i colloqui per costruire una maggioranza necessaria a deliberare. Ma la freddezza del primo socio, Malacalza Investimenti, obbliga a considerare strade alternative.

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Il salvataggio di Carige (Il Sole 24 Ore, 18 agosto 2019)

Gabriele Volpi, secondo socio della con il 9%, parteciperà (forse non di persona) all’assemblea e voterà a favore del piano. Favorevoli al piano sono anche Raffaele Mincione (7%), Aldo Spinelli (sotto l’1%) e le associazioni dei piccoli azionisti e degli ex dipendenti pensionati di Carige. Si attendono ancora le decisioni di Malacalza.

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