Attualità
In Campidoglio brindano con uno spritz perché la Raggi è accusata solo di falso
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-09-29
La Stampa racconta di un brindisi alle 4 del pomeriggio. Un’atmosfera di festa che dimostra che la situazione è disperata, ma non seria
La scena la racconta oggi Federico Capurso sulla Stampa e dà l’idea più di cento parole della situazione in Campidoglio, che è disperata, certo, ma non seria.
In Campidoglio alle quattro del pomeriggio si brinda con uno spritz. Il Movimento 5 Stelle ostenta serenità, in un’atmosfera di festa che mal si accorda alla richiesta di rinvio a giudizio invocata dai pm nei confronti della sindaca Virginia Raggi per l’accusa di falso ideologico. «Ma sono cadute le accuse più infamanti» legate all’ipotesi di abuso d’ufficio, sottolinea la sindaca nella telefonata con Beppe Grillo, immediatamente informato degli sviluppi dell’inchiesta.
E Grillo, scacciando le preoccupazioni di dover affrontare una campagna elettorale con un possibile processo aperto a Roma, si dice «molto soddisfatto che i due reati più pesanti siano stati archiviati». «Contento» che Raggi sia «riuscita a dimostrare la sua innocenza».
Ora, a parte che mentre l’abuso d’ufficio è punito con una pena da uno a quattro anni e il falso in atto pubblico invece con una pena da uno a sei anni, il tutto dà l’idea di una finissima (come al solito) strategia mediatica per passare da vittime:
La linea comunicativa, dunque, è decisa. La caduta delle accuse per abuso d’ufficio va rimarcata come un «successo», mentre la richiesta di rinvio a giudizio va minimizzata. E Raggi deve «continuare a lavorare con serenità», è il messaggio recapitato dai vertici. La giornata «normale» di Raggi può quindi iniziare con un incontro pubblico sul tema della famiglia, insieme al premier Paolo Gentiloni e al prefetto di Roma.
Poi, il ritorno in Campidoglio, nel suo fortino, per preparare il comunicato da affidare a Facebook. Ancora una volta, nel mirino dell’intervento di Raggi c’è la stampa: «Mesi di fango mediatico su di me e sul Movimento 5 Stelle», scrive la sindaca. E ancora: «Per mesi i media mi hanno fatta passare per una criminale, ora devono chiedere scusa a me e ai cittadini romani. E sono convinta che presto sarà fatta chiarezza anche sull’accusa di falso ideologico».
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