Come riparte la campagna vaccinale da oggi dopo l’ok a Astrazeneca

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-19

Oggi in Italia la campagna per le vaccinazioni riparte dopo l’ok di Ema ad Astrazeneca: sono state 95 le ore in cui il vaccino ha subito una sospensione. E 300mila circa le prenotazioni cancellate. Ora bisogna fare in fretta. Ecco cosa faranno le regioni

article-post

Oggi in Italia la campagna per le vaccinazioni riparte dopo l’ok di Ema ad Astrazeneca: sono state 95 le ore in cui il vaccino ha subito una sospensione. E 300mila circa le prenotazioni cancellate. Ora bisogna fare in fretta per recuperare. Da oggi alle 15 si riparte anche con il vaccino anglo-svedese.

Come riparte la campagna vaccinale da oggi

Ieri il presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato, ancora prima di AIFA, la ripartenza: “Ora la priorità rimane quella di realizzare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile”; è il segnale che indica come ci sia la volontà di non perdere altro tempo. Come si muovono gli altri paesi europei? Lo spiega il Corriere:

L’Italia riprenderà oggi dalle 15: dopo che il Comitato per i farmaci a uso umano rilascerà il proprio parere, l’Agenzia nazionale del farmaco (Aifa) procederà con il via libera ad AstraZeneca perché «sono venute meno le ragioni alla base del divieto d’uso in via precauzionale dei lotti del vaccino, emanato il 15 marzo 2021». Anche Parigi e Berlino ripartono oggi, Madrid da mercoledì prossimo. Mentre Norvegia e Svezia rimandano e attendono i risultati degli «altri approfondimenti» che sta conducendo l’Ema sugli eventi segnalati dopo la somministrazione del vaccino: episodi «molto rari, quasi tutti tra donne al di sotto dei 55 anni», spiega la nota

Campagna vaccinazioni: come ripartono le regioni

Le regioni invece non ripartiranno tutte già da oggi. Tra chi ha confermato gli appuntamenti per oggi c’è la Lombardia, che invece recupererà le prenotazioni perse nei giorni di stop calendarizzandole e, come ha spiegato Letizia Moratti, con l’obiettivo di recuperarle nel giro di una settimana. Altra regione pronta al via è il Lazio: “Ora non si perda altro tempo”, dice l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato. Lo schema è lo stesso della Lombardia. La terza regione pronta da oggi è la Puglia. Repubblica spiega invece chi partirà successivamente:

Ma ci sono anche regioni che, salvo cambi di programma, dovrebbero ripartire più avanti. Per evitare confusione sulla mezza giornata di oggi, che si trascinerebbe anche sulle prenotazioni dei giorni successivi. E anche perché nel fine settimana il ritmo delle somministrazioni è sempre più basso. È il caso della Liguria dove il presidente Giovanni Toti dice che chi ha già la prenotazione a partire da lunedì 22 può presentarsi regolarmente all’appuntamento. E anche dell’Umbria, con il commissario all’emergenza Massimo D’Angelo che annuncia come la prossima settimana verranno convocate 1.600 persone. Proprio per evitare la complicazione della mezza giornata nelle Marche si ripartirà domani, dopo aver avvertito gli interessati.

campagna vaccini come riparte nelle regioni
Fonte: La Stampa 19 marzo 2021

Ora c’è anche da superare l’ostacolo psicologico della diffidenza creata con lo stop di Astrazeneca negli italiani. Mentre si parla dell’ipotesi che Draghi si vaccini con il prodotto anglo-svedese sarebbe anche in costruzione una campagna di comunicazione che prevede testimonial famosi come Francesco Totti. Il problema è quello delle disdette, racconta La Stampa, situazione che le regioni stanno affrontando con strategie diverse. C’è chi ha deciso di mettere in coda alla lista chi rifiuta il vaccino:

«Da sabato abbiamo registrato la metà delle defezioni. Siamo imbarazzati», ammette il governatore Veneto, Luca Zaia. «Chi non lo fa lo metterei a fine coda e ci stiamo pensando», aggiunge subito dopo, anticipando una scelta comune a diverse Regioni. Sulla stessa linea punitiva rispetto a chi rifiuta il ritrovato di AstraZeneca sono infatti anche Puglia, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Lombardia. «Il vaccino a Rna messaggero è riservato ai fragili, gli agnifica rifiutare la vaccinazione», taglia corto l’assessore alla sanità pugliese, Pierluigi Lopalco. «Speriamo che il maggior numero possibile di persone continui a vaccinarsi, ma nessuno può scegliere quale vaccino fare. Chi lo rifiuta va in fondo alla coda», conferma l’emiliano, Raffaele Donini

Piemonte, Liguria e Campania invece adotteranno un’altra tattica: i disertori del vaccino potranno farlo dopo gli “estremamente vulnerabili”,  i disabili gravi con i loro familiari e care giver. Infine Lazio, Val d’Aosta, Toscana e Umbria, secondo La Stampa, spiegano che ci si può semplicemente riprenotare tramite il sito internet. Senza però nessuna garanzia che a chi ritenta dopo il rifiuto sia destinato un vaccino Pfizer o Moderna.

Potrebbe interessarti anche