“Mai vista tanta incapacità”: come l’opposizione ha accolto la Manovra di Bilancio approvata alla Camera

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-12-24

La Manovra ha ricevuto l’ok della Camera, dopo l’approvazione con 221 voti favorevoli, 152 contrari e 4 astenuti della questione di fiducia

article-post

Con 127 voti a favore, 129 contrari e 2 astenuti, la Manovra ha ricevuto alle prime luci dell’alba della vigilia di Natale l’ok della Camera, dopo l’approvazione di ieri sera con 221 voti favorevoli, 152 contrari e 4 astenuti della questione di fiducia posta dal Governo. Adesso la palla passa al Senato, che esaminerà il testo della finanziaria a partire dal 27 dicembre. Non sono mancate le polemiche, specie per i due emendamenti presentati dall’esecutivo di Centrodestra dopo la fiducia, il primo per l’allineamento delle coperture, il secondo per l’acquisto da parte dello Stato di Villa Verdi e per il contrasto della febbre suina in Piemonte.

Per la “salvezza” della residenza del noto compositore si era impegnato già un mese fa il ministro della Cultura Sangiuliano. Ma l’emendamento per la discussa Carta cultura indirizzata ai giovani aveva di fatto escluso la possibilità di acquistare Villa Verdi. Poi, il ripensamento, forse frutto di un errore o di una svista. Fatto sta che 20 milioni di euro sono stati spostati dal Ministero dell’Economia a quello della Cultura proprio per finanziare questa operazione, modificando una delle tabelle allegate al provvedimento da 35 mld di euro. “Una forzatura” l’ha definita l’opposizione, dato che su Villa Verdi “già era stato discusso un emendamento in commissione”.

La Manovra incassa l’ok della Camera, ma continuano le polemiche dell’opposizione

Insomma, si è trattato dell’ennesimo ripensamento in corsa (o forse errore) dell’esecutivo, l’ennesimo dopo l’emendamento da mezzo miliardo per i Comuni senza copertura che, dopo l’analisi della Ragioneria di Stato, ha costretto a un nuovo passaggio in Commissione Bilancio per lo stralcio. Imprevisti che il deputato di FdI Federico Mollicone ha così giustificato: “Nelle due notti in commissione non c’era nessuno dei funzionari del Mef e della Ragioneria, dovevamo mandare mail con risposte che arrivavano la mattina dopo. C’è stato un caos amministrativo e non politico”.

Ma il titolare del Mef Giancarlo Giorgetti ha smentito sottolineando come i tecnici abbiano “lavorato tanto, sono tutti stanchi”. E sulle polemiche riguardo la Manovra ha tranquillizzato: “E’ come gli aerei, quando c’è un po’ di turbolenza l’importante è atterrare”. Turbolenze che, effettivamente, hanno coinvolto pure la modifica che stanzia 400mila euro per combattere la peste suina in Piemonte, misura voluta su pressing di Lega e FdI.

Nonostante la Premier Meloni si sia mostrata soddisfatta della Manovra che, arrivata in un momento difficile, “non fa miracoli ma aiuta tante persone”, l’opposizione ha continuato a protestare sulle misure approvate e sull’irritualità di alcuni passaggi. Il presidente pentastellato Giuseppe Conte ha dichiarato che lo slogan della maggioranza “conteneva un errore, non ‘siamo pronti’, ma ‘siamo proni'”. L’Alleanza Verdi Sinistra promette guerra alla norma sulla caccia, con ricorso all’Ue. Luigi Marattin del Terzo Polo, invece, ha parlato di “un livello di approssimazione e incapacità mai visto”.

Potrebbe interessarti anche