Fratelli d’Italia sospende il candidato che aveva definito Hitler “un grande statista”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-09-20

La decisione del partito di Giorgia Meloni dopo le polemiche

article-post

Prima celebrava i “camerati”. Poi definiva Hitler indicandolo come un “grande statista”. Infine, inneggiava a Vladimir Putin dicendo di stare dalla sua parte. Insomma, nel corso degli anni ha colmato la misura e persino il suo partito – lo stesso che prima lo ha reso coordinatore provinciale ad Agrigento e poi lo ha candidato nel seggio uninominale della stessa città siciliana in vista del voto di domenica 25 settembre – ha deciso di dissociarsi (anni dopo) da quelle farneticazioni social. E così Calogero Pisano è stato sospeso “con effetto immediato” da Fratelli d’Italia.

Calogero Pisano, il candidato di FdI sospeso per aver inneggiato a Hitler

Più volte, infatti, Calogero Pisano ha rivendicato la sua “nostalgia”. Innanzitutto era proprio lui, nel 2014, a celebrare la grandezza dialettica di Giorgia Meloni, trovando attinenze tra la statura politica della Presidente di FdI e quella di Adolf Hitler (correggendo un utente che pensava che il riferimento fosse a Benito Mussolini). Insomma, oltre il fascismo. Poi altre iniziative analoghe, sempre via social.

Calogero Pisano, dunque, si è speso – sui social – non tanto per difendere Giorgia Meloni dalle accuse di “fascismo”, ma per celebrare proprio quelle etichette che gli avversari politici davano alla leader del suo partito. E ora è arrivata la sospensione, diversi anni dopo la pubblicazione di quei pensieri social, da parte di Fratelli d’Italia. E lo stesso quasi-ex coordinatore di FdI nella provincia di Agrigento ha deciso ora di chiedere scusa (chiedendosi come il quotidiano La Repubblica sia riuscita a rintracciare quei post, probabilmente non essendo conscio di come uno screenshot rappresenti una memoria social imperitura nel tempo):

“Anni fa ho scritto cose profondamente sbagliate. Avevo cancellato il mio profilo personale su Facebook perché mi vergognavo delle cose che erroneamente avevo pubblicato. Non so come Repubblica le abbia trovate oggi, ma sono il primo a condannare senza ambiguità quelle espressioni. Chiedo scusa a chiunque si sia sentito offeso da quei post che a distanza di anni giudico indegni”.

Alla fine, dunque, Giorgia Meloni ha deciso di passare a una “punizione esemplare”. Il motivo? Un suo candidato (già coordinatore) celebrava la grandezza e la magnificenza del fascismo e del nazismo. Insomma, stessa decisione presa nei confronti di un video video di una giovane esponente politica – in rampa di lancio – che nel 1996 non esitò a definire, davanti alle telecamere, Mussolini come un “buon politico“. Ah no? Figli e figliastri nella grande famiglia tradizionale dei Fratelli. D’Italia.

Potrebbe interessarti anche