Cacciari fa la terza dose e commenta: “Chi può vada a vaccinarsi, chi non è d’accordo ci vada lo stesso”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-11

Il filosofo spesso critico con le restrizioni anti Covid Massimo Cacciari ha fatto la terza dose di vaccino a Venezia

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Nonostante faccia parte, insieme a Ugo Mattei, Carlo Freccero, Giorgio Agamben e Mariano Bizzari, della commissione “Dubbio e precauzione”, nata per fare controinformazione sulla pandemia, e nonostante più volte nei salotti televisivi abbia litigato sul tema con scienziati ed esponenti politici, Massimo Cacciari ha fatto a Venezia la terza dose di vaccino. Lo riporta il quotidiano Il Gazzettino, che cita anche alcune parole del filosofo: “Chi può vada a vaccinarsi. Chi non è d’accordo, ci vada lo stesso, perché queste sono le leggi e finché non si ha la forza di cambiarle, bisogna rispettarle”. “Non c’è nessun caso – ha aggiunto – ho fatto il vaccino. Sei costretto a farlo, alle leggi si obbedisce. I filosofi obbediscono alle leggi, anche quando le ritengono totalmente folli. Socrate insegna. Si cerca di far capire l’insensatezza di una legge, si cerca di modificarla. Ma se non riesci a cambiarla, la rispetti. I vaccini vanno fatti, per carità, e hanno avuto effetti positivi. Ma perché questo accanimento? Perché non ci dicono quali sono i termini per uscire dall’emergenza?”.

Cacciari fa la terza dose e commenta: “Chi può vada a vaccinarsi, chi non è d’accordo ci vada lo stesso”

Chissà cosa pensano di queste parole quelli che lo hanno idolatrato per le sue sfuriate contro virologi ed esponenti di governo. Cacciari compirà 78 anni a giugno. Denuncia il «clima pessimo, di demonizzazioni reciproche, tra i deliri di una parte e dell’altra: da un lato dei no vax general generici che non hanno alcun senso, dall’altro di questo sistema di decreti d’urgenza al di là di ogni limite, con norme sempre più draconiane, in un momento in cui il virus sta colpendo in modo meno pesante e non abbiamo più i numeri delle terapie intensive dell’anno scorso”. Critica una politica “autoritaria, centralistica e paternalistica, molto più che in altri paesi. E non mi sembra che i risultati ci diano ragione. Sembra che questo paese abbia solo il covid come problema, che non si possa discutere di altro, quando ci attendono prove difficilissime. I vaccini vanno fatti, per carità, e hanno avuto effetti positivi. Ma perché questo accanimento? Perché non ci dicono quali sono i termini per uscire dall’emergenza?”.

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