“Ma chi se ne frega delle puttan*te di Salvini”, Cacciari liquida così la storia del viaggio in Russia del leghista | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-05-31

Il filosofo ed ex sindaco di Venezia non usa mezzi termini, ma vuole anche spegnere il clamore mediatico e politico su questa vicenda

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Massimo Cacciari non ne vuole parlare. E non ne vuole sentirne parlare. La storia del viaggio (sospeso) di Matteo Salvini a Mosca e quei presunti quattro punti per la pace redatti insieme ad Antonio Capuano – ed deputato di Forza Italia e ora simil superconsulente del leader della Lega per quel che riguarda la politica estera – non interesse al filosofo ed ex sindaco di Venezia. Anzi, utilizza un aggettivo forte per definire la storia e anche tutte le narrazioni riflesse.

Cacciari definisce “puttan*ta” la storia del viaggio di Salvini a Mosca

In collegamento con “Otto e Mezzo”, Cacciari si rifiuta di esprimere il suo pensiero su questa vicenda. Ma, implicitamente, fa capire esattamente la sua idea.

“Ma chi se ne frega. Veramente voglio chiedere: ma chi se ne frega di Salvini? Ma le pare di parlare di Salvini con una tragedia in atto di questo genere?”

Lilli Gruber prova a riprendere la parola, spiegando a Massimo Cacciari come questo sia un argomento che ha provocato molta irritazione all’interno del governo (oltre che nell’opinione pubblica), soprattutto perché Palazzo Chigi non era stato informato di questa iniziativa. Ma l’ex sindaco di Venezia tira dritto, non accettando la sponda offerta dalla conduttrice:

“E non hanno di meglio da fare che occuparsi di Salvini? Ma non abbiamo di meglio da fare che irritarci per le puttanate che fa Salvini? Viviamo in una tragedia incredibile, con rischi geopolitici drammatici. E parliamo di Salvini? Ma abbia pietà di me. Parliamo, piuttosto, dell’ennesimo fallimento e smettiamola di stendere pietosi veli per carità di patria. Perché in questo caso c’è stata l’assenza dell’Europa. Lo sapevano tutti come andavano le cose da 15/20 anni a questa parte. C’era una guerra civile in Donbass e l’Europa assente e fa le sanzioni nelle vesti di Arlecchino. È l’ennesimo fallimento politico dell’Europa.

(foto e video: da “Otto e Mezzo“, La7)

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