Dagli insulti alla brioche insieme: come la sindaca ha trasformato con la gentilezza l’hater 90enne

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-05-09

Una storia semplice ma esemplare risolta con una brioche: così si potrebbe riassumere la vicenda raccontata da Valentina Palli, sindaca di Russi, un comune in provincia di Ravenna, che ha spiegato come, senza polemica, è riuscita a diventare “amica” di un suo cittadino ostile che l’aveva insultata per mesi. Convincendolo con la gentilezza. Dagli insulti …

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Una storia semplice ma esemplare risolta con una brioche: così si potrebbe riassumere la vicenda raccontata da Valentina Palli, sindaca di Russi, un comune in provincia di Ravenna, che ha spiegato come, senza polemica, è riuscita a diventare “amica” di un suo cittadino ostile che l’aveva insultata per mesi. Convincendolo con la gentilezza.

Dagli insulti alla brioche insieme: come la sindaca ha trasformato con la gentilezza l’hater 90enne

La sindaca ha pubblicato un lungo post su Facebook in cui spiega come per mesi ha ricevuto, via telefono, gli insulti di un 90enne molto arrabbiato:

Quando sono diventata Sindaca, per mesi e mesi, ogni settimana ricevevo decine di telefonate (ed insulti) dal signor Renato.
Renato è uomo di 90 anni e “qualcuno in più” con un temperamento da 20enne, davvero un peperino. Determinato, caparbio, testone finanche. Perennemente arrabbiato.
Il suo problema era il traffico pesante davanti a casa sua, a suo avviso cresciuto esponenzialmente, tanto che non lo lasciava più riposare.
E allora si attaccava al telefono proferendo insulti a tutti: a me, alla Provincia (proprietaria della strada) e a tutti i malcapitati tra i quali spesso e volentieri, la mia segretaria e i miei collaboratori.
Gli insulti di Renato sono stati, per mesi, una sorta di ricorrenza quotidiana per i malcapitati che rispondevano alle telefonate.
Una situazione difficile da gestire che è stata risolta con un metodo quasi dimenticato: empatia e gentilezza. Valentina Palli infatti ha deciso di andare a trovare il suo “hater” a casa:
Così un giorno di sole, senza avvisarlo, mi sono presentata a casa sua. Sono stata lì un’oretta, un tempo di chiacchiere, di storia della sua vita e della sua famiglia. Di vicinanza umana.
Abbiamo parlato anche un po’ della strada ma in effetti nel nostro tempo insieme quello fu un tema del tutto residuale.
Da quel giorno – racconta la sindaca – tutto è cambiato. Il signor Renato ha continuato a telefonare in Municipio ma senza insultare più nessuno. E il rapporto di “amicizia” si è consolidato con visite da parte della sindaca che sono diventate “seriali”. Con tanto di brioche come pretesto (il 90enne non la mangia) e appuntamento segnato nell’agenda della sindaca. Come una cosa importante.
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