Il momento in cui Vespa si sacrifica per controllare la pizza nella disputa Briatore-Sorbillo | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-24

Il conduttore di Porta a porta va quasi in apnea per assaggiare una pizza capricciosa preparata in studio da Ivano Veccia. Gli sarà piaciuta?

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Ieri a Porta a Porta Bruno Vespa ha portato in studio Flavio Briatore e Gino Sorbillo, i protagonisti della disfida della pizza di questa settimana. E ha voluto personalmente provare se la pizza a prezzi popolari avesse la sua ragione di essere.

 

 

Briatore e Sorbillo da Vespa a Porta a Porta: l’assaggio della pizza | VIDEO

La prova finestra era rappresentata dalla preparazione in studio di una pizza cucinata dal vincitore di un premio importante ”Pizza dell’anno 2021”, Ivano Veccia. Una capricciosa con ingredienti di qualità che lui vende a 14 euro. E l’apnea di Vespa nel gustarla è stata l’assaggio delle sue parole successive. “Ne vale la pena”. Anche Briatore ha mostrato la sua creazione comunque:

Chi comunque si aspettava la rissa tra due leoni al Colosseo si è trovato invece due micetti in tv che sminuivano la questione. Briatore ad esempio ha rivoltato non la pizza ma la frittata dicendo che la polemica è stata gonfiata da altri per farsi pubblicità alle spalle del suo nome e di quello del pizzaiolo napoletano: “Non faccio le guerre per una pizza. Qualcuno pensa di fare comunicazione attaccandosi al treno e al treno Sorbillo, per avere un secondo di notorietà. Non pretendo di essere un pizzaiolo. Abbiamo fatto dei ristoranti, tra questi a Londra, dove dentro c’è la pizza e abbiamo un costo per il personale e affitti molto alti” e ha anche sottolineato: “in Italia non abbiamo un marchio di pizza, non siamo mai riusciti a creare una catena di pizzerie internazionale, un brand per esportare pizze e talenti”.

A sua volta anche Gino Sorbillo ha gettato acqua sul fuoco: “Voglio precisare che anche le pizzerie del popolo sono soddisfacenti. Aprire un locale assieme a Briatore? Non si può mai sapere, magari ne parliamo”. Immancabile poi la citazione alla Berlusconi, “Napoli è la città che amo” dell’imprenditore della pizza con il Patanegra a 65 euro: “C’è stato un mucchio di video di ragazzi pizzaioli che venivano da noi per fare critiche completamente infondate, ho fatto un post ed è scoppiata la rivoluzione. Non sono contro i napoletani, Napoli una città che adoro e amo, abbiamo molti ragazzi napoletani che lavorano da noi”. Insomma ma di cosa stiamo parlando da una settimana?

 

 

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