La terza rata da mille euro del bonus professionisti nel decreto Agosto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-01

Il sussidio interessa una platea teorica di 400mila persone che avevano ricevuto 600 euro come rata relativa al mese di marzo e – solo lo scorso giugno – altrettanti come seconda riferita sempre virtualmente ad aprile

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Ci sarà anche la terza rata da mille euro del bonus professionisti nel decreto Agosto che il governo si appresta a varare dopo aver incassato lo scostamento di bilancio e che dovrebbe andare in consiglio dei ministri la prossima settimana.

La terza rata da mille euro del bonus professionisti nel decreto Agosto

Il sussidio interessa una platea teorica di 400mila persone che, spiega oggi il Messaggero, avevano ricevuto 600 euro come rata relativa al mese di marzo e – solo lo scorso giugno – altrettanti come seconda riferita sempre virtualmente ad aprile.

Dopo l’erogazione da parte delle Casse professionali di quella tranche, automatica per chi aveva già ricevuto la prima e su richiesta per gli altri, sull’intera vicenda era calato il silenzio. Di fatto, il decreto interministeriale a cui toccava ripartire le risorse (650 milioni aggiuntivi rispetto a quelli già stanziati con il decreto Cura-Italia) e definire le modalità di assegnazione del beneficio si era limitato a farlo solo per una rata su due. Situazione giudicata molto preoccupante sia dalle Casse private sia e soprattutto dai potenziali beneficiari, in un contesto il cui il settore lamenta di essere stato escluso da un’altra forma di sostegno. Si tratta del ristoro a fondo perduto pagat o direttamente dall’Agenzia delle Entrate, che nel caso delle piccole imprese ha sostituito il bonus di 600 euro erogato (con notevoli problemi iniziali) dall’Inps. Contro l’esclusione alcune sigle di commercialisti hanno annunciato intanto un ricorso al Tar.

Era previsto che per la terza rata l’importo del bonus professionisti salisse a 1.000 euro, allineandosi appunto a quello minimo di commercianti e artigiani. In realtà il governo era alle prese con la necessità di rifinanziare la misura e questo avverrà con il decreto agosto, che attinge ai 25 miliardi di ulteriore scostamento di bilancio. L’impegno aggiuntivo per i professionisti è di 170 milioni, che permetteranno di far quadrare i conti e assegnare i 1.000 euro. Subito dopo potranno partire le procedure per la concreta erogazione, con possibilità di presentare domanda verosimilmente nella seconda metà di agosto.

I paletti dovrebbero rimanere gli stessi: quindi il beneficio verrà riconosciuto a tutti coloro che hanno un reddito professionale al di sotto dei 35 mila euro e a coloro che superano questa soglia (ma non quella dei 50 mila euro) e hanno dovuto cessare l’attività oppure hanno avuto una riduzione di reddito almeno del 33 per cento. Per la rata precedente il confronto era tra il primo trimestre del 2020 e il primo dell’anno precedente. Intanto Maurizio Stirpe, vice presidente di Confindustria per le relazioni industriali, in un’intervista a “Il Sole 24 Ore” sottolinea che “si parla tanto di ascolto dei corpi intermedi ma poi non si dà seguito al dialogo nella decisione politica. Il risultato è un’azione frammentata e inefficace. Il decreto agosto non è la strada giusta per rispondere all’emergenza che ci troveremo nei prossimi mesi. Ed è fonte di profondi squilibri a danno delle aziende. Un esempio: al blocco dei licenziamenti deve corrispondere una cassa integrazione Covid senza condizioni, non con la griglia di costi aggiuntivi prevista nei testi circolati finora”. Ed il vice presidente di Confindustria per le relazioni industriali manda un allarme: “In un momento in cui le imprese sono in grande difficoltà sarebbe opportuno creare un clima favorevole ad un recupero dell’attività e di conseguenza dell’occupazione. Se si va avanti con polemiche sterili e strumentali non si fa altro che rallentare la ripresa”.

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