Chi ha diritto al bonus di 200 euro in busta paga contro il caro bollette

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-05-24

Il Decreto Aiuti è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale: ecco chi ha diritto a ricevere il bonus da 200 euro in busta paga

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Il Decreto Aiuti è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale rendendo così espliciti i dettagli di chi potrà beneficiare del bonus da 200 euro varato dal governo per aiutare parte della popolazione a far fronte al caro prezzi. L’articolo 31 dice che “ai lavoratori dipendenti di cui all’articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, non titolari dei trattamenti di cui all’articolo 32 e che nel primo quadrimestre dell’anno 2022 hanno beneficiato dell’esonero di cui al predetto comma 121 per almeno una mensilità è riconosciuta per il tramite dei datori di lavoro nella retribuzione erogata nel mese di luglio 2022, una somma a titolo di indennità una tantum di importo pari a 200 euro”.

Chi ha diritto al bonus di 200 euro in busta paga contro il caro bollette

Il comma richiamato riguarda la riduzione contributiva prevista dalla Legge di bilancio nel caso in cui “la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima”. La decisione del governo è stata quindi quella di non vincolare – come spiega Il Sole 24 Ore – l’erogazione del bonus al reddito dei lavoratori dipendenti, ma al fatto che abbiano beneficiato di questa riduzione contributiva per almeno una mensilità nel primo quadrimestre dell’anno, quindi da gennaio ad aprile. Potrebbero quindi essere esclusi alcuni lavoratori che si aspettavano di ricevere il bonus in busta paga. Per avere i 200 euro bisogna aver usufruito (lo si può verificare in una delle buste paga da gennaio ad aprile) di una riduzione contributiva.

Bonus 200 euro: i requisiti

Di seguito i parametri – riportati da Today –  per accedere al bonus per i contribuenti con redditi lordi inferiori ai 35mila euro. Per i lavoratrici e lavoratori domestici, avere in essere uno o più rapporti di lavoro alla data del 18 maggio 2022. Per i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa: avere contratti attivi alla data del 18 maggio 2022; essere iscritti alla Gestione separata e non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie; avere un reddito derivante dai rapporti di lavoro non superiore a 35.000 euro nel 2021. Per i lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti: aver svolto prestazioni per almeno 50 giornate; avere un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 35.000 euro per il 2021. Per le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo: essere iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo; aver versato almeno 50 contributi giornalieri; avere un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 35.000 euro per il 2021. Per per i lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie: essere stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile; per il 2021 deve risultare l’accredito di almeno un contributo mensile; essere già iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio. Per gli incaricati alle vendite a domicilio: avere un reddito nell’anno 2021 derivante dalle attività di vendita a domicilio superiore a 5.000 euro; essere titolari di partita IVA attiva; essere iscritti alla Gestione separata alla data del 18 maggio.

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