Il blitz contro la mafia di Montespaccato

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-06-19

Un’associazione a delinquere finalizzata a una serie di delitti aggravati dalle modalità mafiose sgominata stamattina dalle forze dell’ordine. Tra i reati: usura, esercizio abusivo del credito, estorsioni, sequestro di persona

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Traffico di droga, riciclaggio, usura, estorsioni, sequestro di persona, con l’aggravante delle modalità mafiose: è in corso una vasta operazione dei Carabinieri di Roma e della Polizia di Stato, con la collaborazione della Guardia civil spagnola, tra Roma, la Sardegna, Molise e Piemonte e Spagna per eseguire un’ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di 58 persone, emessa dal gip di Roma su richiesta della locale Dda, a carico di un’associazione egemone a Montespaccato, alla periferia di Roma.

Il blitz contro la mafia di Montespaccato

Per gli inquirenti l’associazione a delinquere, egemone nel quartiere capitolino di Montespaccato, era capeggiata da Franco Gambacurta e finalizzata a una serie di delitti aggravati dalle modalità mafiose. In particolare usura, esercizio abusivo del credito, estorsioni, sequestro di persona a scopo di estorsione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, riciclaggio e reimpiego di capitali di provenienza illecita, intestazione fittizia di beni immobili, rapporti creditizi, attività economiche ed imprenditoriali, nonché di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dalla transnazionalità.

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“Nella zona di Montespaccato era riconosciuto come il boss”. Franco Gambacurta è uno dei 58 arrestati di oggi della maxi operazione dei carabinieri di Roma in collaborazione con la Polizia e la Guardia Civil spagnola. Per il Procuratore aggiunto della DDA Di Roma, Michele Prestipino, era conosciuto in zona come “l’uomo con la coppola” ed aveva – secondo gli inquirenti- un ruolo di egemonia nel quartiere. A quanto emerso dalle indagini, a lui avrebbero fatto riferimento abitanti, ed in particolare alcune donne, per qualsiasi tipo di problema come ad esempio in caso di furto di auto. Per gli inquirenti era un personaggio rispettato e riconosciuto anche dagli altri gruppi criminali. Circostanza questa testimoniata dal fatto che il suo nome ricorrerebbe, senza responsabilità diretta, in altre maxi indagini sulla criminalita’ capitolina. “I capi dell’organizzazione sono leader indiscussi – ha detto Prestipino – in particolare Franco Gambacurta era riconosciuto da tutti gli altri gruppi della criminalità romana. Non c’e’ indagine sulla criminalità autoctona in cui non compaia il suo nome: da Ostia a Massimo Carminati passando per le vicende del gruppo Senese”.

 

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