“Sarebbe simpatico festeggiare il 25 aprile ogni tanto”, la risposta perfetta di Bersani a Giorgia Meloni | VIDEO

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2022-05-02

In due minuti ha spiegato perché nelle “idee” della nuova destra targata Meloni non ci sia nulla di nuovo. Anzi, vengono riproposti vecchi temi e non vengono affrontati nuovi problemi

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Dal palco del MiCo di Milano ha lanciato la sua candidatura come prossima Presidentessa del consiglio dei Ministri. Lo ha fatto annunciando una nuova destra per l’Italia. Ma Pier Luigi Bersani, in meno di due minuti, spiega perché tutte le idee propagandistiche e da campagna elettorale lanciate da Giorgia Meloni siano solamente uno specchio (inserito in una cornice nuova, ma che mostra gli stessi riflessi) di vecchi retaggi di una vecchia destra. Insomma, nulla di nuovo dal fronte sovranista.

Bersani e Giorgia Meloni capo del governo che dovrebbe festeggiare il 25 aprile

Pane al pane, vino al vino. Pier Luigi Bersani ha analizzato l’auto-candidatura di Giorgia Meloni alla guida del prossimo governo italiano (con o senza il centrodestra, ha detto la leader di Fratelli d’Italia). Perché lei vuole essere il volto di un destra rinnovata. Ma l’ex segretario del PD – in collegamento con “In Onda”, La7 – spiega perché nelle proposte di Meloni e del suo partito non ci sia nulla di nuovo. Anzi, ci sarebbe una cosa da fare.

“La sinistra ha un problema, questo va da sé. Però suggerirei a Giorgia Meloni di non esagerare, perché ho sentito dire che fa una cosa nuova. Io sono in Parlamento e vedo le cose nuove, le proposte loro: togliere il reddito di cittadinanza per finanziare le spese militari, evasione fiscale non se ne parla, della revisione del catasto non se ne parla neanche a morire, no alle leggi Zan, no al fine vita. E poi i tamponi che li devono fare solo gli iscritti alla corporazione dei farmacisti titolari, perché un farmacista laureato più di loro che in una parafarmacia non li può fare anche se ci sono le code. Queste cosucce qua. Vuol fare il capo del governo e dovrà giurare sulla Costituzione: sarebbe simpatico festeggiare il 25 aprile ogni tanto, perché la Costituzione nasce lì”.

E Bersani poi conclude il suo discorso parlando del presunto “nuovo” – inteso come la nuova forma della destra italiana – che sarebbe rappresentato da Giorgia Meloni e dalle idee di Fratelli d’Italia:

“Questo è un restyling di una destra che abbiamo sempre conosciuto, politicamente. Una destra tendenzialmente corporativa, tendenzialmente demagogica e più o meno modernizzata sull’asse ‘Dio, patria e famiglia’ e ciao. Alla fine, al dunque, siamo lì. Che poi piaccia agli italiani, a me spiace. Evidentemente in questo momento è in uno stato di grazia, ma dopo le domeniche vengono i lunedì”.

Perché un conto è fare propaganda facile da opposizione (domenica), un altro è ritrovarsi a guidare un Paese basandosi su quegli elementi che sono facili soggetti da campagna elettorale che, però, si scontrano con il ruolo di guida di un esecutivo (il lunedì).

(foto e video: da “In Onda“, La7)

 

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