Fact checking
Berlusconi e Alfano ce l'hanno più duro di Salvini
Giovanni Drogo 02/04/2015
Dopo l’annuncio dell’accordo sulle regionali in Veneto e in Liguria Matteo Salvini è scomparso dall’Internet. Non sappiamo se il suo Twitter si è rotto o se è colpa degli immigrati. Se qualcuno lo vede gli chieda che i suoi lo stanno cercando per sapere se adesso si può votare Alfano
Finalmente è stato annunciato quello che tutti sapevamo da mesi ma che Matteo Salvini non ha mai avuto il coraggio di dire ai suoi. Alle elezioni regionali in Veneto e in Liguria la Lega Nord si presenterà assieme a Forza Italia (e al vituperato NCD di ALfano). Se per il Veneto non ci sono particolari problemi in questo apparentamento che dura ormai da 25 anni (il problema semmai è rappresentato dal sindaco di Verona Flavio Tosi) in Liguria le cose vanno diversamente. Qui Berlusconi ha voluto imporre il suo candidato, l’europarlamentare di Forza Italia e consigliere politico di Berlusconi Giovanni Toti.
L’ACCORDO CHE SILURA IL CANDIDATO UFFICIALE DELLA LEGA
In Liguria la Lega aveva già un suo candidato, Edoardo Rixi che dopo gli accordi di ieri è stato costretto a fare un passo indietro. La cosa però non è piaciuta né a Rixi, che cela a stento la sua delusione né alla base leghista che di ritrovarsi di nuovo sulla stessa barca con Berlusconi e Alfano proprio non ne vuole sapere.
La ragion di stato leghista ha avuto per l’ennesima volta la meglio su tutte le dichiarazioni di Salvini (e di Bossi prima di lui) contro Berlusconi e Alfano. In fondo, come spiega anche Rixi, senza Forza Italia la Lega ha poche chance di battere il PD, quindi non c’è alternativa che accettare l’offerta del Cavaliere. Lo dice lo stesso Rixi in un post su Facebook dove annuncia l’accordo con Forza Italia e la candidatura di Toti a presidente della Regione.
Mentre Rixi dovrà pagare una Birra a Raffaella Paita per aver perso la scommessa fatta il 12 febbraio i leghisti liguri hanno ben altri rospi da mandare giù, altro che birra artigianale.
Per i leghisti è un boccone davvero amaro da mandare giù, non solo perché in diverse occasioni Salvini aveva detto che la Lega non sarebbe mai andata con Berlusconi e soprattutto con Alfano (quello che “lascia entrare” i clandestini in Italia) ma anche perché Giovanni Toti non è ligure (come non lo è la candidata del PD). Come a dire, oltre al danno, la beffa. Ed infatti i leghisti ci vanno giù duri e criticano apertamente le decisioni del “Capitano” Salvini.
Cosa ci fa un partito no-euro assieme a due partiti che invece fanno parte del PPE? Cosa ci fa un partito di “padroni a casa nostra” con un candidato che viene da fuori e che non sa nemmeno che Novi Ligure non è in Liguria ma è in Piemonte?
Parte alla grande la campagna ligure di Toti: da Novi Ligure, in Piemonte! #totonovi #NoviLigure pic.twitter.com/MW3c3nnPLa
— Stefano Catone (@stefanocatone) April 2, 2015
Cosa ci fanno quelli che vogliono sbattere fuori a calci i clandestini e gli immigrati in compagnia del partito del Ministro degli Interni con la sua “scellerata” politica dell’accoglienza? Ci sarebbe da chiederlo a Salvini ma al momento il nostro eroe non ha twittato nulla riguardo l’accaduto. Il che non sorprende visto il tono di uno degli ultimi tweet: Sulla pagina di Rixi i commenti sono tutti di leghisti (o futuri ex-leghisti) indignati, perché quando il popolo leghista si mette in marcia cambia la storia (come recitava un vecchio slogan). Non va meglio su Twitter, dove Salvini è una delle star indiscusse:
ora anke @matteosalvinimi è INVOTABILE: vuol uscire dall #EURO ma fa accordi con i #PPE #PUDE d #ForzaItalia. Prof @borghi_claudio contento? — periucs (@periucs) April 2, 2015
Anche in Lombardia la notizia dell’accordo non è stata presa bene:
DON’T CRY FOR ME PADANIA
Sarà più triste avere Toti come candidato Presidente o allearsi con Alfano dopo tweet come questi?
Eppure il 3 marzo il Capitano sembrava così convinto, non avrebbe mai votato Alfano…
Anche il 22 marzo sembrava che fosse una questione di coerenza, #maiconalfano insomma
Quello che è certo è che ora i parenti Alfano voteranno NCD insieme ai leghisti. Chissà chi la prenderà peggio.
Ai leghisti rimane il premio di consolazione, la conquista della Toscana, soli contro tutti per mandare finalmente a casa Renzi. La Toscana è l’unica regione dove la campagna no-euro è determinante, altrove possono pure scordarsela, a quanto pare.
Quindi nelle altre regioni bisogna per forza allearsi per vincere, in Toscana invece, dove la lega ha storicamente sempre vinto, si può andare anche da soli, tanto c’è il ballottaggio.