Berlusconi dimesso dal San Raffaele dopo 8 giorni di ricovero

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-31

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi è stato dimesso dall’Ospedale San Raffaele di Milano, dove era ricoverato da 8 giorni per un’infezione partita dalle vie urinarie

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Ha seguito l’elezione del Presidente della Repubblica dall’Ospedale San Raffaele di Milano, ma oggi – dopo 8 giorni di degenza – Silvio Berlusconi è stato dimesso ed è tornato a casa sua ad Arcore. Prima di salire in auto, al fianco della sua compagna Marta Fascina, ha fatto un cenno di saluto ai giornalisti che lo aspettavano in strada. Presente con lui anche Licia Ronzulli, ormai considerata “delfina” dell’ex Cav, al punto da parlare a nome suo durante il vertice di centrodestra nel quale il leader azzurro annunciava il ritiro della sua candidatura per il Colle. Ha lasciato la sua stanza, al sesto piano della palazzina D della struttura, dove era stato portato per un’infezione alle vie urinarie. Dall’ospedale fanno sapere che in questo momento per Berlusconi è importante recuperare una buona condizione generale, e non è escluso che nelle prossime ore o nei prossimi giorni il Cavaliere possa tornare per ulteriori controlli.

Berlusconi dimesso dal San Raffaele dopo 8 giorni di ricovero

La crisi dovuta all’infezione è da considerarsi superata, ma ha richiesto l’applicazione di “terapie massicce” a base di antibiotico: il cuore del leader di Forza Italia avrebbe però retto “egregiamente” le cure. Nei giorni scorsi, le poche persone che erano andate a fargli visita raccontavano di un Berlusconi giù di morale, “triste, depresso, che alterna rabbia a scoramento”. Dal San Raffaele ha parlato nei giorni scorsi sia con il premier, Mario Draghi, sia con il riconfermato presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel giugno 2016 l’ex Cav fu sottoposto a un intervento a cuore aperto al San Raffaele per la sostituzione della valvola aortica, nell’aprile 2019 nuovamente in sala operatoria per un’occlusione intestinale. La sfida più grande nel settembre 2020, quando dovette affrontare il Covid-19, una battaglia da lui stesso definita durissima: “Non credevo di farcela”, disse emozionato all’uscita dall’ospedale.

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