Beppe Grillo inventa la sospensione a divinis

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-09-27

L’avvocato Borré, legale degli espulsi di Roma e Napoli: «Le nuove regole? Non cambia nulla per gli espulsi e per le richieste di risarcimento danni. Anzi…»

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L’avvocato Lorenzo Borré ha seguito le cause degli espulsi a 5 Stelle prima delle elezioni amministrative di Roma e Napoli, conseguendo ottimi risultati in giudizio sia nel caso dei ribelli di Napoli Libera che in quello dei cacciati capitolini. Il nuovo regolamento M5S non sembra convincerlo più di tanto e ieri ha spiegato all’ADN Kronos che le nuove regole non fermeranno, ma al contrario finiranno per agevolare la battaglia degli espulsi, con una pioggia di nuovi ricorsi nei Tribunali. E poco importa se gli iscritti sono stati chiamati a scegliere tra due bozze di Regolamento, con o senza espulsione, “la sospensione a vita non cambia la sostanza delle cose, trattasi comunque di un’espulsione a tutti gli effetti”. C’è, secondo il legale, un “problema di approccio procedurale” nelle modifiche apportate, “si ricalca uno schema assembleare senza assemblea” perché gli iscritti al Movimento dovrebbero incontrarsi fisicamente, secondo Borré, per votare e approvare modifiche. “Stanno edificando sulle rovine del vecchio regolamento le nuove regole – dice – senza ricostruire dalle fondamenta. Ma anche stavolta stanno mettendo in piedi un castello di sabbia”.

Il nuovo regolamento M5S

“Nel merito, poi – aggiunge – alcune sembrano scritte ad personam”. Il riferimento è alla vicenda Pizzarotti. “Sono previsti provvedimenti disciplinari per chi muova pubblicamente critiche a sanzioni alle quali è stato sottoposto. Il sindaco di Parma mi sembra leggermente nel mirino”. Ma per lui, tiene a precisare Borré, “il nuovo Regolamento non può avere efficacia retroattivo, questo lo escludo categoricamente”. Nelle nuove regole, prosegue il legale nella sua analisi, “le condotte vengono sanzionate in modo generico, di materiale per ricorrere in Tribunale ce n’è sin troppo”. Anche perché, aggiunge, “si va a modificare un Regolamento già giudicato nullo dal tribunale”. Borré si sofferma poi sulla bozza che prevede non vi siano espulsioni, “ma sospensioni perenni, vita natural durante. Non so da chi abbiano preso ispirazione coloro che hanno elaborato il testo, qualcosa di simile è individuabile solo nel diritto canonico, parliamo di sospensioni a divinis. L’avranno mutuata da lì, magari lo scopriremo in Tribunale…”.

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