“Assurdo voler scegliere il vaccino, non si tratta di borse o di un paio di scarpe”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-21

Lo sfogo di Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie infettive del San Martino di Genova, e l’invito a fidarsi della scienza e dei medici

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La campagna vaccinale non è un negozio dove scegliere cosa comprare. Bisogna fidarsi del parere dei medici perché la scienza è l’unica disciplina che può portarci fuori da questa situazione di emergenza sanitaria che ci attanaglia da oltre un anno. È questo il pensiero del Professor Matteo Bassetti che, anche oggi, ha sottolineato l’importanza della campagna vaccinale per uscire da questa pandemia. E lo ha fatto, ancora una volta, attraverso una metafora forte.

Bassetti si sfoga contro quei cittadini che vogliono scegliersi il vaccino

Nella fase tra la prima e la seconda ondata, Matteo Bassetti è stato al centro dell’attenzione e della critica mediatica per alcune previsioni sull’andamento dell’epidemia da Sars-CoV-2. Poi, però, ha ammesso l’errore e da quel momento è sempre intervenuto puntualmente, da fervente sostenitore della scienza e dei principi base della campagna vaccinale. E i suoi pensieri sono sempre accompagnati da metafore e paragoni molto forti, come quando ha paragonato i No Vax ai terroristi degli anni Settanta. E anche oggi on è stato da meno.

“Oggi abbiamo due tipi di vaccini, quelli a mRna e quelli a vettore virale – ha detto il direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova nella sua intervista a L’Italia s’è desta’, su Radio Cusano -. Trovo abbastanza assurdo e anche allucinante che le persone scelgano il vaccino, qui non è che si tratta di scegliere una borsa o un paio di scarpe”.

Non è un negozio di scarpe

Nel corso del suo intervento radiofonico, il professore ha sottolineato come i medici abbiano studiato e per questo siano in grado di leggere e capire gli studi clinici. Un motivo che dovrebbe spingere i cittadini a fidarsi di loro e non delle posizioni (non scientifiche) che si trovano sui social. E questo discorso non può che riflettersi sulla campagna di immunizzazione: “Se non ci fidiamo e vogliamo essere noi a decidere quale vaccino a fare a questo punto è un meccanismo perverso e io non ci voglio stare. Gli enti regolatori sono lì per fare quel mestiere, per stare dalla parte della gente, se invece si pensa che sono lì per fare gli interessi delle case farmaceutiche allora non abbiamo capito niente. Sono gli stessi enti regolatori che ci permettono di avere farmaci grazie ai quali viviamo così a lungo. O quell’ente e la medicina è buona in toto, o non può essere buona solo a corrente alterna”.

(foto: da profilo Instagram del Professor Matteo Bassetti)

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