Barillari e la bufala del vaccino dietro il malore di Christian Eriksen

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2021-06-14

Noto no mask e no vax, il Consigliere della Regione Lazio (ex M5S) ha condiviso su Twitter un post contenente informazioni false sull’immunizzazione ricevuta dal calciatore danese prima degli Europei

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Non è quasi mai capitato che il nome di un Consigliere Regionale del Lazio fosse noto anche al di fuori del Grande Raccordo Anulare. Ma Davide Barillari è riuscito nell’impresa di varcare quel confine geografico e ideologico diventando un personaggio nazionale. Ovviamente non in positivo. La propaganda no vax (e no mask) dell’ex pentastellato ha toccato una delle vette più alte con il caso del malore di Christian Eriksen. E non è un qualcosa di cui vantarsi.

Barillari e la bufala del vaccino dietro il malore di Christian Eriksen

“Christian Eriksen, giocatore dell’Inter (vaccinato) durante la partita Danimarca Finlandia, cade a terra per arresto cardiaco. Praticato massaggio cardiaco. Ora è ricoverato in ospedale. Cadono come mosche”, ha scritto Davide Barillari sul suo profilo Twitter. Il tutto condito da questi hashtag: #NessunaCorrelazione #SonosoloCoincidenze #Vaccini.

Barillari

Una serie di informazioni false che erano state già smentite nelle ore successive al malore che aveva colpito il centrocampista dell’Inter durante il match tra Danimarca e Finlandia. Una fake news nata sui social per colpa di un paio di utenti che avevano citato “Radio Sportiva” come fonte. Peccato che la stessa emittente fosse completamente estranea a tutta questa vicenda e a quella ricostruzione anti-vaccinista.

Inoltre, lo stesso amministratore delegato dell’Inter – Giuseppe Marotta – aveva detto ai microfoni di Rai1: “Per ora Eriksen è nelle mani della Federcalcio danese, i nostri medici da subito si sono messi in contatto con i colleghi danesi. Eriksen non ha avuto il Covid e non è stato vaccinato”. Ma per Barillari è stato più facile credere al vociare incontrollato sui social piuttosto che attingere da fonti ufficiali. Una forma mentis che, già in passato, lo aveva portato a condividere bufale e fake news per arricchire la sua propaganda no vax.

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