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I banchi anti-Covid-19 arrivano a scuola dopo l’apertura

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-13

Le consegne saranno permesse sino a ottobre, a scuola già avviata dal 14 settembre in quasi tutte le Regioni. Ieri sera il commissario per l’emergenza sanitaria Domenico Arcuri ha firmato i contratti di affidamento

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Repubblica fa sapere oggi che la gara europea dell’appalto più discusso in tempo di Covid (dopo il pasticcio sull’approvvigionamento delle mascherine) si è chiusa. Ed ora comincia la corsa contro il tempo che richiederà ritmi di produzione accelerati: le aziende, italiane ed europee, hanno richiamato manovalanza e quadri dalle ferie.

Le consegne saranno permesse sino a ottobre, a scuola già avviata dal 14 settembre in quasi tutte le Regioni. Ieri sera il commissario per l’emergenza sanitaria Domenico Arcuri ha firmato i contratti di affidamento. Saranno banchi perlopiù made in Italy a giudicare da chi ha vinto la fornitura. I tre esclusi sono stati certificati al di sotto dei requisti richiesti. Le offerte pervenute, pari a 2,6 milioni di banchi, superano la stessa richiesta che, nel dettaglio, era di 2.013.656 banchi tradizionali e di 435.118 sedute innovative. In vista della riapertura delle scuole, Arcuri annuncia che questo approvvigionamento «è parte di un più ampio programma» che comprende tra l’altro, lo screening preventivo, tramite due milioni di test sierologici volontari e gratuiti, per insegnanti, bidelli e amministrativi, la distribuzione gratuita di 11 milioni di mascherine chirurgiche e di almeno 50.000 litri di gel igienizzante al giorno. Sui banchi il Commissario evidenzia la capacità di risposta del mercato in questa fase di emergenza e si dice soddisfatto il ministero all’Istruzione. Un risultato «raggiunto in un tempo così ristretto è stato possibile, tra l’altro, grazie alla collaborazione delle aziende italiane ed internazionali che consentiranno di dotare le scuole in pochi mesi di una quantità di banchi di oltre dieci volte superiore alla fornitura nazionale annuale».

banchi scuola covid

Una corsa non esente da polemiche. Sergio Venturino, amministratore della Know W di  Foggia, rimasto fuori dalla gara, oradice: «Troppe pressioni, troppe incongruenze. La ministra Lucia Azzolina è andata in tv a sponsorizzare il banco-sedia con le rotelle prodotto da un’azienda americana in Cina senza gli stessi requisiti richiesti ai prodotti europei. Uno degli importatori si è  ritirato dalla gara perché il chiasso mediatico lo aveva esposto troppo». Critico Francesco Sirianni, della Sirianni sas: «Non è  corretto andare a dire che sarà l’Esercito ad occuparsi della consegna, la gestione del bando è stata raffazzonata». I banchi saranno consegnati a partire dai primi giorni di settembre fino a ottobre. «La distribuzione nei diversi istituti avverrà secondo una programmazione nazionale e una tempistica che terrà conto delle effettive priorità scolastiche e sanitarie dei vari territori, garantendo in tal modo il normale avvio dell’anno scolastico» assicura Arcuri. Anche se il punto rimane critico. Nell’indizione di gara c’è l’impegno alla consegna dal 31 agosto al 12 settembre, pena l’inadempimento del contratto. Come si concilia con la distribuzione ammessa anche dopo? «Il cambio in corsa della data di consegna non rende il bando nullo?» attacca Assufficio.

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