Il sindaco che ordina di rimuovere le bandiere della Pace dalla scuola perché “impropriamente esposte”

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-03-18

A Baldissero Torinese, piccolo comune alle porte di Torino, il sindaco Piero Cordero ha fatto rimuovere due bandiere della Pace esposte sulla facciata della scuola elementare perché “la legge lo vieta”

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Due bandiere arcobaleno della Pace sono state “impropriamente esposte” sulla facciata di una scuola elementare di Baldissero Torinese, e per questo motivo il sindaco del piccolo comune da poco meno di 4mila abitanti alle porte del capoluogo piemontese, Piero Cordero, ne ha ordinato la rimozione. Il motivo? “Per legge è vietato esporre sugli edifici pubblici alcuna bandiera o vessillo che non sia quella europea, nazionale o regionale. Che un’insegnante non lo sappia mi lascia un po’ perplesso”, spiega il primo cittadino. “La legge vieta le bandiere – insiste – e se la legge è sbagliata, si cambia. Non si insegna a scuola che le leggi ‘non nobili’ non si rispettano”. Un afflato di iper precisione burocratica che se venisse attuata in ogni ambito renderebbe l’Italia un paese decisamente migliore. Le maestre che avevano avuto l’idea hanno quindi deciso di realizzare cartelloni e striscioni arcobaleno, da esporre in strada – leggi permettendo – e nell’androne dell’edificio, che è di proprietà del Comune.

Baldissero Torinese, il sindaco fa rimuovere le bandiere della Pace dalla scuola elementare

Cordero ha aggiunto che il gesto sarebbe dovuto essere “quantomeno concordato”, e poi ha criticato l’iniziativa, affermando che fosse “in ritardo” rispetto all’inizio della guerra. “Esporle dopo tre settimane che stanno massacrando la gente – ha detto stando a quanto riporta La Stampa – mi pare più un ‘me too’ modaiolo che uno slancio umanitario”. Cordero, che ieri sera ha avuto una riunione con altri sindaci della zona per discutere di iniziative da mettere in campo sul tema dell’accoglienza ai profughi, ha aggiunto di aver trovato l’iniziativa “fuori luogo, in un contesto di scolari che probabilmente devono ancora approfondire adeguatamente la differenza concettuale che corre tra pace e pacifismo”. Una cosa però i giovanissimi studenti l’hanno capita subito: la follia contorta della burocrazia italiana, capace di accartocciarsi su se stessa anche quando si parla di esporre una bandiera della Pace in tempi di guerra.

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