Autostrade, le tratte sorvegliate dal TUTOR

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-04-11

Ieri la sentenza che costringe a rimuovere i Tutor sulla rete autostradale. Entro un mese arriverà un nuovo sistema sulle stesse tratte

article-post

La società Autostrade per l’Italia deve rimuovere e distruggere tutti i Tutor esistenti sulla rete autostradale perché costituiscono violazione di brevetto. Al termine di una causa avviata nel lontano 2006, la corte d’appello di Roma ha stabilito che il sistema di sorveglianza sul traffico autostradale installato da Autostrade sulla rete da essa gestita in concessione, costituisce contraffazione del brevetto di cui è titolare una piccola azienda di Greve in Chianti, la Craft, fondata da un ex tecnico della Galileo, Romolo Donnini. In tutto lo scorso anno le violazioni rilevate in autostrada da questo dispositivo sono state 502.535, a cui vanno aggiunte le 114.650 violazioni rilevate da Vergilius, un sistema simile a Tutor che si trova sulla Salerno-Reggio Calabria. In pratica si tratta di un quarto di tutte le multe contestate dalla polizia stradale, che sono state oltre due milioni (escluse dunque quelle delle altre forze dell’ordine). Il sistema, capace di leggere le targhe di tutti i veicoli a due postazioni di distanza valutando se la velocità media è superiore ai limiti, funziona, soprattutto per la sicurezza degli automobilisti.

autostrade tratte sorvegliate tutor
Autostrade, le tratte sorvegliate dal Tutor (La Repubblica, 11 aprile 2018)

Oggi in Italia ci sono oltre 300 postazioni disseminate su 3.100 chilometri di autostrada che monitorano notte e giorno gli automobilisti. Il sistema è gestito totalmente dalla polizia stradale. Nell’infografica di Repubblica possiamo vedere quali tratte autostradali sono attualmente sorvegliate dal Tutor. Per non lasciare campo libero agli automobilisti indisciplinati, però, la società stessa si è impegnata a pagare una penale di 500 euro al giorno finché non sarà in grado di sostituire “Tutor” con un sistema di seconda generazione. Nel giro di 3 o 4 settimane, le autostrade saranno controllate dal nuovo sistema che si basa su un incrocio tra radar, telecamere ad alta definizione, computer. Il principio non cambia: il sistema controlla la velocità media su un tratto che oscilla tra i 15 e i 25 chilometri.

Potrebbe interessarti anche