La vera storia dell’autoscontro con i banchi a rotelle

di Maria Teresa Mura

Pubblicato il 2020-09-15

“Moriremo tutti!” Il video degli studenti che giocano all’autoscontro con i banchi a rotelle sta facendo furore tra i sovranisti indignati. Ma c’è un particolare che non hanno visto. E che spiega perchè a nessuno sembra fare paura la mancanza di distanziamento sociale

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In queste ore un video, caricato originariamente su Tiktok, in cui alcuni studenti abbastanza cresciutelli giocano in classe con i banchi a rotelle facendo l’autoscontro sta facendo il giro dell’internet. Non solo lo ha pubblicato Matteo Salvini: l’indignazione è arrivata da parte di tutto il mondo sovranista ovviamente perché i ragazzi non rispettano il distanziamento sociale e non hanno la mascherina. E così La Verità eRadio Savana, tanto per fare qualche esempio, si battono il petto dando la colpa a chi quei banchi li ha voluti, la ministra Azzolina ovviamente.

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“Era prevedibile, ma non è colpa degli studenti! Gli adolescenti sono fatti così, gli dai i banchi con le rotelle e loro ci giocano, ci dovevano pensare prima!”. Queste sono più o meno le reazioni di chi ha visto il video:

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E la mascherina dove sta? E il distanziamento sociale che fine ha fatto? I detrattori della ministra sono preoccupatissimi. Ma possiamo tranquillizzarli. C’è infatti un particolare che è loro sfuggito. Chi ha caricato il video spiega anche che non è recente:

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Non è un caso dunque se nessuno degli studenti sta attento a non avvicinarsi troppo ai compagni e se non si vede traccia di mascherine: nel 2017 il Coronavirus non era una minaccia. I banchi a rotelle sono infatti sperimentati in molti istituti da anni in aule speciali

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