Aurora Grazini e le 15 gocce di ansiolitico

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-02-17

Il nonno della ragazza morta a Montefiascone dopo la visita all’ospedale di Viterbo racconta cosa è successo nel nosocomio. Domani l’autopsia

article-post

Si svolgerà martedì l’autopsia sul corpo di Aurora Grazini, morta nel sonno a Montefiascone dopo essere stata dimessa dall’ospedale Belcolle di Viterbo. La procura ha disposto anche esami tossicologici per accertare se la ragazza avesse assunto qualche sostanza che potrebbe essere ricollegata al decesso. Ipotesi comunque al momento esclusa proprio perchè i genitori hanno assicurato di non avere mai lasciato sola Aurora che anzi era da loro costantemente monitorata.

Aurora Grazini e le 16 gocce di ansiolitico

L’esame autoptico poi dovrà chiarire se la ragazza fosse affetta da qualche patologia o malformazione congenite che, mai diagnosticate, possono essere stati la causa del misterioso e improvviso decesso. E il perchè di quel calo di peso evidente che Aurora pativa negli ultimi tempi. Gli inquirenti hanno, in queste ore, anche ascoltato gli amici della giovane. Ilario Gambetta, nonno di Ilaria, ha parlato con Repubblica di quello che è accaduto all’ospedale:

«Sabato poi si è sentita male e alla fine mia figlia, la mamma di Aurora, ha chiamato l’ambulanza». Il mezzo della Croce Rossa, in codice verde, la porta all’ospedale di Viterbo. Qui viene visitata dal direttore del pronto soccorso Daniele Angelini che la trova in grande stato di agitazione e la avvia subito su un percorso psichiatrico. «Certo che era agitata» spiega nonno Ilario. «Era arrivata in ambulanza, non ci era mai salita, aveva male alla gola, si sentiva strana, stanca, dopo tutti quei giorni di febbre: era anche tanto dimagrita».

Il dottore le fissa un appuntamento con un neuropsichiatra per il lunedì successivo, oggi, «poi le somministra quindici gocce, mia figlia non vede neanche quali». Le prescrive l’En, una benzodiazepina con funzioni ansiolitiche, poi la dimette. Senza nessuna analisi ematochimica, senza approfondimenti clinici. «Il percorso che era stato scelto per lei non lo richiede» spiega la direttora sanitaria dell’ospedale, Daniela Donetti. «Le gocce la intontiscono subito» racconta ancora nonno Ilario.

aurora grazini

La ragazza aveva perso peso ultimamente e sarebbe andata in ospedale a Viterbo, secondo quanto si è appreso, perché accusava uno stato d’ansia e un attacco di panico. Aurora non avrebbe lamentato problemi prettamente fisici e per questo era stata presa in carico e instradata su un percorso di assistenza di tipo psicologico e non fisico. Le sarebbe anche stato fissato un colloquio con uno specialista per lunedì. In questo senso la Procura, che ieri ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, ha disposto il sequestro di tutta la documentazione medica riguardante la ragazza non solo all’ospedale ma anche presso il medico di famiglia.

Leggi anche: Aurora Grazini: il mistero della ragazza dimessa dall’ospedale che muore nel sonno a Viterbo

Potrebbe interessarti anche