L’effetto del Super Green Pass sulla gente: aumentano le prenotazioni e le “prime dosi” di vaccino

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-07

Il confronto mostra una crescita media del 30% rispetto all’ultima settimana

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Di obbligo vaccinale, almeno per il momento, non si parla in Italia. Nonostante le parole di Ursula von der Leyen che la scorsa settimana aveva chiesto di avviare un dibattito interno sul tema tra i Paesi dell’Unione Europea, nel nostro Paese l’avvento del Super Green Pass – entrato in vigore nella giornata di ieri, lunedì 6 dicembre – ha dato una forte spinta in avanti alla campagna di immunizzazione. I dati parlano chiaro, soprattutto se paragonati ai numeri delle ultime settimane: l’aumento delle prime dosi e delle vaccinazioni, infatti, è stato molto cospicuo. Proprio a cavallo del decreto firmato dal Consiglio dei Ministri.

Aumento prime dosi, l’effetto Super Green Pass sulle prenotazioni

Come riporta Il Sole 24 Ore, il paragone tra la settimana 22-28 novembre e quella appena terminata (29 novembre-5 dicembre) è all’insegna del segno più: l’aumento prime dosi si è attestato – in media – a un +31,6%. A trainare questa risalita – che negli ultimi mesi ha avuto un andamento ondivago, a volte decisamente verso il basso – sono i giovani della fascia 12-19 anni. Gli adolescenti, nel confronto tra le due settimane a cavallo tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, che si sono sottoposti all’inoculazione della prima dose del vaccino hanno fatto segnare un +54,58%.

E se i giovani stanno trainando questa nuova fase della campagna di immunizzazione – anche per l’entrata in vigore del Super Green Pass e dei suoi paletti, soprattutto per quel che concerne la vita sociale e non tanto i trasporti (perché per viaggiare sui mezzi pubblici basta ancora l’esito negativo di un tampone, anche rapido), anche le altre fasce d’età hanno superato quello “scetticismo”, crescendo nel numero di prime dosi somministrate. Da segnalare, infatti, ci sono il +28% nella fascia tra 40-49 anni e quasi il 26% in più in quella tra i 20 e i 29 anni.

Il dato sugli over 80

Gli anziani, invece, sono cresciuti – rispetto alla settimana 22-28 novembre) solamente del 9,5%. Ma si tratta di un dato fisiologico: gli over 80, infatti, sono quelli che hanno partecipato con più convinzione (e con numeri ben più elevati nel corso dell’ultimo anno, ovvero da quanto sono stati distribuiti i primi prodotti per prevenire il Covid) alla campagna di vaccinazione e il numero di persone che non hanno ancora ricevuto la prima dose è di gran lunga il più esiguo nei confronti del resto della popolazione italiana. E, contestualmente a tutti questi segni “più”, c’è da segnalare la cartina di tornasole: negli ultimi giorni, infatti, sono stati scaricati oltre 1,3 milioni di Green Pass.

La crescita generale nelle ultime settimana

Adesso l’obiettivo è quello di attestarsi almeno sulle 400mila inoculazioni al giorno (tra prime, seconde e dosi booster). Questo è il piano di Figliuolo che sta ottenendo ottime risposte da tutte le Regioni d’Italia. L’effetto Super Green Pass, dunque, è ben visibile e sta dando una spinta verso l’alto alla campagna di immunizzazione. E dal 16 dicembre si partirà anche con la vaccinazione ai bambini compresi nella fascia 5-11 anni, dopo l’approvazione dell’Ema e dell’Aifa arrivata nelle scorse settimane. Per i più piccoli è pronta una dose (con richiamo a 21 giorni) ridotta di Pfizer, coma sta già avvenendo da settimane negli Stati Uniti, dove sono stati immunizzati già oltre 3 milioni di bambini.

 

(foto ipp/clemente marmorino)

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