La vergogna dell’assalto ai supermercati per paura del coronavirus

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2020-02-24

Supermercati presi d’assalto a Milano ma anche in altre grandi città. Scaffali vuoti, gente che fa incetta di acqua in bottiglia, scatolette di tonno e farina. Non c’è alcun pericolo che il Paese rimanga senza cibo

article-post

«Piuttosto che pensate di correre al supermercato ad accaparrarsi alimenti spendiamo invece del tempo per prendersi cura di quelli più gracili, i nostri anziani in particolare che sono quelli più a rischio. Questo è quello che fa una società sensibile e matura». A parlare è il sindaco di Milano Beppe Sala. In città sono stati registrati tre casi di infezione da coronavirus. Il Comune e la Regione al momento hanno deciso di sospendere le lezioni nelle Università ed è stato deciso di rinviare la partita di Sere A tra Inter e Sampdoria.

L’assalto ai supermercati della Lombardia (e non solo)

La situazione viene gestita con la massima attenzione e serietà, e sicuramente non va sottovalutato il fatto che in tutta la Lombardia il totale delle persone contagiate da COVID-19 sia salito oggi a 172 (163 secondo il Ministero della Salute). Ma un conto è la diffusione del contagio (in tutta Italia sono 219 persone colpite da Covid-19) un’altra sono le scene cui diversi cittadini di Milano (ma anche altrove) stanno assistendo da ieri.

Supermercati presi d’assalto fin dalle prime ore del giorno. Banchi e scaffalti completamente vuoti (o quasi). A mancare non sono solo mascherine e gel lavamani ma qualsiasi prodotto: dai cibi a lunga conservazione, all’acqua passando per i surgelati, lo scatolame vario e i prodotti freschi. Vanno ovviamente a ruba pasta e riso, come ai bei tempi della Guerra del Golfo, quando a spaventare gli italiani era la minaccia degli scud, i missili di Saddam Hussein che qualcuno temeva – in maniera del tutto infondate – potessero colpire bersagli nel nostro Paese.

supermercati assalto coronavirus - 1
Ore 15.30 di domenica 23 febbraio all’Esselunga Famagosta

E se sono comprensibili la ressa e le code nei supermercati di quei paesi del lodigiano come Codogno dove è scattata la quarantena è più difficile spiegarsi cosa è successo a Milano (ma anche a Padova). Per qualcuno che ieri si è recato al supemercato è sembrata una scena da 24 dicembre, a poche ore dal cenone e dall’inizio delle ferie. Ma allora come spiegare le decine di persone che hanno fatto scorte di bottiglie d’acqua? Il Comune di Milano ha deciso di chiudere i rubinetti dell’acqua del sindaco? Assolutamente no. Si tratta di una situazione di puro e irrazionale panico.

Perché al momento la possibilità che i supermercati possano dover chiudere “per il coronavirus” non è nell’ordine delle previsioni future. Anche perché il rischio è sanitario, non di tipo di carenza di prodotti alimentari o altro. A Milano, in Lombardia e in Veneto siamo ancora ben distanti dal lockdown totale, la quarantena che ha svuotato negozi, uffici, fabbriche e strade e costretto tutti gli abitanti a rintanarsi in casa.

supermercati assalto coronavirus - 2
Fonte

Ad eccezione dei residenti nei comuni messi in quarantena volontaria la stragrande maggioranza di coloro che ieri e oggi hanno preso d’assalto i supermercati sono andati regolarmente al lavoro. Quindi se la corsa ai carrelli (a qualcuno è stato pure “rubato” il carrello della spesa, pieno e non ancora pagata) doveva servire per evitare ulteriori contatti con il genere umano per i prossimi 14 giorni non ha funzionato.

Anche perché a quanto pare certe scene si sono ripetute in zone del Paese dove il contagio da coronavirus non si è ancora diffuso, ad esempio a Napoli dove come a Milano c’è chi si è fatto prendere dal panico facendo la solita spesa “pre-bellica” a base di legumi in scatola, farina, zucchero e pasta. A cosa serve tutto questo? Sicuramente a colmare una sensazione di insicurezza e di timore generato dai toni allarmistici delle notizie degli ultimi giorni. Ma l’Italia non è la Cina, il coronavirus sarebbe arrivato prima o poi, non è una buona ragione per smettere di usare la testa.

Foto copertina via Twitter.com

Leggi anche: Terremoto a Cosenza

Potrebbe interessarti anche