Fatti
È cominciato l’assalto russo all’acciaieria Azovstal di Mariupol
Massimiliano Cassano 03/05/2022
Bombardamenti e incursioni nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, ultimo baluardo di resistenza della città ormai assediata da giorni dall’esercito russo
Dopo le parziali evacuazioni di civili dall’acciaieria di Mariupol, non ancora concluse, le forze russe hanno lanciato l’assalto verso Azovstal. Lo scrive su Telegram il corrispondente dell’agenzia di stampa ucraina Unian spiegando che ”gli occupanti hanno iniziato a prendere d’assalto l’Azovstal e ora stanno cercando di entrare nell’impianto”. L’informazione è stata confermata dal vice comandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar. L’agenzia sottolinea che ”prima dell’assalto, l’acciaieria è stata bombardata per diverse ore di seguito”. C’è stato anche un vasto un incendio: una colonna di fumo è visibile in tutte le zone di Mariupol.
È cominciato l’assalto russo all’acciaieria Azovstal di Mariupol
“In questo momento – ha dichiarato Palamar – continua l’assalto di Azovstal con mezzi pesanti e carri armati, mentre si registrano tentativi di far sbarcare i paracadutisti e la fanteria. Noi faremo di tutto per resistere. Ma lanciamo un appello affinché vengano evacuati i civili che si trovano sul territorio dello stabilimento Azovstal e siano portati sul territorio controllato dall’Ucraina a Zaporizhzhia”. Il ministero della Difesa russo ha confermato i fatti giustificandoli con il “vantaggio” che i militari del battaglione Azov stavano traendo dalla tregua concordata per mettere in salvo i civili asserragliati nell’impianto. Lo riporta l’agenzia di stampa del Cremlino Ria Novosti dicendo che le forze ucraine “hanno approfittato” del cessate il fuoco per uscire dal seminterrato dove si trovavano e prendere posizione negli edifici della fabbrica. “Ora le unità dell’esercito russo e della Repubblica popolare di Donetsk, usando l’artiglieria e l’aviazione, stanno iniziando a distruggere queste postazioni di fuoco”, ha affermato il ministero.
I civili ancora intrappolati nella città sotto assedio
Si ritiene che fino a 200 civili siano ancora intrappolati all’interno del complesso nonostante un’evacuazione parziale ieri: a dichiararlo è stato il sindaco della città, Vadym Boychenko. Onu e Croce Rossa sperano di riuscire a fare uscire altre persone oggi. Secondo il primo cittadino sono oltre 100mila i civili ancora presenti in tutta la città, sotto assedio delle forze russe da settimane. Inoltre, solo 3 dei 14 autobus incaricati di evacuare i rifugiati di Mariupol hanno raggiunto oggi il territorio controllato dal governo ucraino. Delle persone che si trovano a bordo dei restanti undici autobus non si sa nulla al momento.