L’asilo no-vax clandestino a Villacidro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-05-23

Ci lavoravano due maestre e lo frequentavano una ventina di bambini tra i 3 e i 6 anni

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A Villacidro in provincia di Cagliari un asilo clandestino no-vax è stato scoperto e chiuso dai carabinieri del NAS, che ci sono arrivati grazie a qualche segnalazione anonima e dopo alcuni giorni di appostamenti. L’asilo era stato organizzato, senza alcuna autorizzazione, in una casa di campagna nella località “Su Suergiu”. Ci lavoravano due maestre e lo frequentavano una ventina di bambini tra i 3 e i 6 anni. I carabinieri sono entrati in azione dopo una denuncia anonima ai Nas.I militari della Compagnia di Villacidro avevano notato, tra le 8 e le 9 vicino a quella casa di campagna, uno strano via vai di auto dalle quali scendevano adulti e bambini, discorso analogo nel pomeriggio. La scuola materna “no vax” era ben nascosta nella periferia di Villacidro, una cittadina del Cagliaritano, dove da qualche tempo si era sparsa la voce tra i genitori. Racconta La Stampa:

Le mamme e i papà che ancora non vogliono arrendersi ai vaccini obbligatori ne avevano subito approfittato, anche perché la retta annuale pare fosse più bassa rispetto alle altre scuole della zona. All’esterno non c’erano cartelli e l’attività non era ovviamente pubblicizzata sui social network. I carabinieri del Nas, infatti, ci sono arrivati grazie a qualche segnalazione anonima e dopo alcuni giorni di appostamenti.

«I primi accertamenti che abbiamo effettuato ci hanno consentito di verificare che i bambini non avevano mai avuto il vaccino e che alcuni non avevano fatto il necessario richiamo conferma il comandante del Nucleo antisofisticazioni di Cagliari, Davide Colajanni – Ancora non abbiamo completato le verifiche su tutti i piccoli che abbiamo trovato all’interno al momento del controllo, ma per i casi già sottoposti alle verifiche con la Asl il nostro sospetto iniziale è stato confermato».

La struttura non aveva alcun tipo di licenza:

Dietro la scuola mascherata, la cui responsabile era una delle due maestre individuate tra le aule dai carabinieri, c’era un’associazione che si faceva pochissima pubblicità. L’ultimo appuntamento risale a febbraio con un seminario sulla pedagogia steineriana. All’interno della scuola “novax” i bambini pranzavano tutti i giorni ed erano abituati a svolgere tanta attività all’aria aperta ma con giochi che di certo non rispettavano le stringenti regole sulla sicurezza.

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