Arrestato il piromane che bruciò a Roma la “bancarella del Professore”

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-08-13

L’uomo, un 51enne senza fissa dimora, non era nuovo a episodi del genere

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Aveva fatto molto discutere la vicenda del piromane che, lo scorso 9 luglio, aveva appiccato un rogo distruggendo la storica “bancarella del Professore”, noto banco di libri di Roma situato a Piazzale Flaminio, nonché punto di riferimento per eccellenza di tanti biblofili e collezionisti. L’uomo, un 51enne senza fissa dimora, non era nuovo a episodi del genere e, anche per questo motivo, i Carabinieri del nucleo operativo e delle stazioni Flaminia, Ponte Milvio, e Medaglie d’oro hanno costituito una task force e, con una rapida indagine, sono riusciti a scovare il malvivente e ad arrestarlo.

Si è trattato di circa due settimane di ricerca, durante le quali i Carabinieri hanno lavorato tramite appostamenti notturni e diurni nei luoghi frequentati dal sospettato, che poi è stato rintracciato lo scorso 9 agosto in zona Torrenova, nella periferia est della Capitale.

Individuato il piromane che ha distrutto la bancarella del Professore: è un 51enne senza fissa dimora

La notte in cui la bancarella del professore è stata divorata dal fuoco, infatti, altri roghi avevano incendiato le strade della Capitale tra Ponte Milvio e Piazzale Flaminio. Il piromane seriale aveva dato alle fiamme cassonetti, arredi esterni di esercizi commerciali e ristoranti in pieno centro. A seguito di tali episodi, agli agenti è bastato operare un’analisi dei filmati dei sistemi di sorveglianza e dei servizi di osservazione e controlli del territorio per individuare il responsabile dei roghi: un fissa dimora di 51 anni con precedenti specifici.

Le indagini hanno appurato che il clochard è responsabile pure di un rogo appiccato lo scorso 27 giugno a diversi cassonetti AMA. Il Giudice per le indagini Preliminari ha convalidato il fermo per il piromane, applicando la misura cautelare in carcere considerata la sua pericolosità, dato che i roghi, appiccati in bar e ristoranti, mettevano ripetutamente a rischio l’incolumità dei passanti e dei residenti.

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