Antonio Di Maio indagato per i rifiuti della Ardima

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-12-20

Lo scrive oggi Il Messaggero, segnalando che tutto parte dalla famosa ispezione dei vigili di Mariglianella sul terreno dopo i servizi di Filippo Roma delle Iene

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Antonio Di Maio è indagato dalla procura di Nola per la vicenda dei rifiuti della Ardima trovati nel terreno dei manufatti “fantasma”. Lo scrive oggi Il Messaggero, segnalando che tutto parte dalla famosa ispezione dei vigili di Mariglianella sul terreno dopo i servizi di Filippo Roma delle Iene:

Un fascicolo nel corso del quale è indagato lo stesso Antonio Di Maio, secondo quanto emerge da decreto di sequestro firmato qualche giorno fa dal gip Critelli del Tribunale di Nola. Più in particolare, Antonio Di Maio risulta iscritto nel registro degli indagati per «deposito incontrollato di rifiuti», sempre a proposito di quanto trovato nella tenuta di Mariglianella (comune vicino Napoli) riconducibile al genitore del vicepremier.

Non ci sono al momento riferimenti a ipotesi di abusi edilizi, in relazione al presunto ampliamento di un’antica dimora contadina all’interno della tenuta di casa Di Maio, né ci sono altre ipotesi formalizzate dai pm. Stando a quanto emerso, la storia dei presunti abusi edilizi raccontata dagli organi di stampa è rimasta legata a vicende di natura amministrativa, come appare evidente da un dato:nessun organo di polizia giudiziaria ha avanzato alcuna richiesta di sequestro della masseria dei Di Maio.

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Difeso dal penalista Saverio Campana, ora Antonio Di Maio attende le prescrizioni dell’Arpac, in vista della rimozione del materiale di risulta, con tanto di ammenda pecuniaria da versare:

Intanto, oltre alle vicende penali, i Di Maio si sono dedicati all’attività imprenditoriale. Alle 12,20 del 4 dicembre, a Napoli, nello studio del Notaio Oreste Coppola, presenti Giuseppe Di Maio,in qualità di amministratore unico e legale rappresentante della società Ardima srl, oltre agli altri due soci (e fratelli) Rosalba e Luigi Di Maio (soci al 50%a testa) si è svolta l’assemblea «per lo scioglimento anticipato della società e messa in liquidazione».

Giuseppe Di Maio «espone le ragioni per le quali risulta conveniente e opportuno sciogliere anticipatamente la società e porla in liquidazione», si legge nel verbale. «In particolare la prolungata inattività rende consigliabile procedere allo scioglimento anticipato». L’assise si conclude alle 12,45.

Leggi sull’argomento: Cosa c’è nell’accordo sulla Manovra (e perché il governo non ve lo spiega)

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