Antonio Cozzolino: il sindaco di Civitavecchia sta con Pizzarotti

di dipocheparole

Pubblicato il 2016-05-17

Anche Antonio Cozzolino, sindaco di Civitavecchia spesso portato in palmo di mano dai grillini, sta con Federico Pizzarotti.  «Mandare via Federico sarebbe un gesto pesante, spero davvero che a uno scenario del genere alla fine non si arrivi», sostiene Cozzolino con Francesco Maesano della Stampa. Lo difende a spada tratta. «Per forza: quella di Pizzarotti è …

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Anche Antonio Cozzolino, sindaco di Civitavecchia spesso portato in palmo di mano dai grillini, sta con Federico Pizzarotti.  «Mandare via Federico sarebbe un gesto pesante, spero davvero che a uno scenario del genere alla fine non si arrivi», sostiene Cozzolino con Francesco Maesano della Stampa.

Lo difende a spada tratta.
«Per forza: quella di Pizzarotti è una cosuccia. Rispetto ad altre inchieste è davvero una cosa minuscola».
Però i vertici della sua forza politica non sembrano pensarla così.
«Io non penso che verrà cacciato. Non lo penso e lo spero davvero».
Per la verità Pizzarotti sembra già fuori dal M5S.
«E io invece sono sicuro che chiarirà definitivamente la sua posizione e non ci sarà bisogno di arrivare alla misura estrema».

antonio cozzolino

La vicenda della sospensione di Pizzarotti rischia di essere un freno per la corsa del M5S alle amministrative?
«Sì, e proprio per questo se si dovesse arrivare all’espulsione bisognerà motivarla come si deve. Se ci fossero motivazioni inattaccabili, ovvie e serene non si ci sarebbe alcun problema anche nell’ottica delle prossime amministrative».
Mi pare di capire che per lei queste motivazioni inattaccabili, ovvie e serene non sussistano.
«Io credo solo che occorra massima trasparenza. Nel gestire questa situazione».
Crede che questa trasparenza sia venuta meno?
«Sono fiducioso. Resto convinto che questa cosa si chiuderà presto».
E se dovesse chiudersi con la cacciata di Pizzarotti?
«Allora dai vertici del Movimento dovranno spiegarci il perché di una decisione del genere. A noi sindaci Cinquestelle, ma soprattutto agli attivisti e agli elettori».

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