Fact checking
La storia del consigliere di Palermo assunto dalla sua azienda che prende i rimborsi del comune
di Alessandro D'Amato
Pubblicato il 2017-12-27
Due consiglieri comunali che a Palermo fanno percepire rimborsi alle aziende sono stati assunti poco prima o poco dopo le elezioni. Tra questi il grillino Randazzo. La cui società è di proprietà anche di una commercialista che era stata scelta come assessora in caso di vittoria del M5S
Antonino Randazzo è un consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle a Palermo ma anche consulente ambientale nel “settore rifiuti speciali e urbani” per la Crea Gest, una srl della quale lo stesso Randazzo è comproprietario: detiene un terzo delle quote. Caterina Meli è anche lei consigliera comunale a Palermo oltre che dipendente del patronato Anmil.
I consiglieri di Palermo assunti per ottenere i rimborsi dal Comune?
Insieme a loro ci sono Marianna Caronia e Alessandro Anello, rispettivamente assunta dalla società dove il padre è amministratore delegato (APR) e dipendente di Sicilia Bella, di cui è comproprietario: gli ultimi due sono stati eletti con Fabrizio Ferrandelli ma tutti e quattro hanno una cosa in comune: le aziende che li hanno assunti percepiscono rimborsi per le assenze dal lavoro a causa delle sedute del consiglio comunale.
Le cifre che i quattro hanno fatto incassare alle loro aziende sono di tutto rispetto: 6199 euro per Randazzo, 3150 per Meli, 3849 per Caronia e 6225 per Anello. Quest’ultimo e Meli sono però dipendenti delle aziende da qualche tempo prima (venti anni per Anello e dal novembre 2016 per Meli), mentre i casi di Randazzo e Caronia sono diversi. L’eletta con Ferrandelli è stata infatti assunta dal 3 luglio del 2017, 23 giorni dopo essere stata eletta consigliera comunale. Randazzo è stato invece l’unico dipendente assunto dalla Crea Gest nel 2017, a partire dall’8 maggio: solo un mese dopo verrà eletto in Consiglio comunale a Palermo. Una coincidenza piuttosto curiosa.
Antonino Randazzo e i rimborsi alla sua azienda Crea Gest
Che va a sommarsi a un’altra coincidenza per quanto riguarda Randazzo: come racconta Sara Scarafia su Repubblica Palermo del 24 dicembre scorso, subito dopo essere stato eletto il Randazzo consigliere e dipendente ha presentato richiesta per far rimborsare al suo datore di lavoro, tra i quali il Randazzo che la Crea Gest l’ha creata con altri due soci, i soldi spesi per garantire il suo stipendio durante le assenze istituzionali.
«Non mi sono assunto da solo, mi ha assunto il legale rappresentante della società», prova a spiegare Randazzo. Che aggiunge: «Fino a marzo 2017 ero in mobilità a seguito di un licenziamento collettivo avvenuto a marzo 2016. A maggio 2017 sono stato assunto dalla Crea Gest, della quale sono socio con una quota del 33 per cento: mi offriva una opportunità di lavoro non avendo nessuna prospettiva di essere eletto».
Ma Randazzo, pur, pare, non credendoci, a Sala delle Lapidi ci è finito — è stato eletto con 494 preferenze — e da consigliere, nonché comproprietario, ha subito deciso di usufruire delle opportunità che Palazzo delle Aquile riserva ai dipendenti.
Naturalmente è vero che nel momento in cui Randazzo è stato assunto non poteva assolutamente essere certo che sarebbe stato eletto in Consiglio comunale e quindi la sua situazione è diversa da quella di Caronia che è stata assunta dopo l’elezione. C’è di più: la proclamazione di Randazzo, come ha spiegato lui stesso, è arrivata il 22 luglio; in base ai risultati ufficiosi dell’11 giugno erano stati eletti 5 consiglieri e lui risultava soltanto settimo in graduatoria. Ma nei gruppi grillini c’è un bel po’ di maretta anche a causa dei soci di Randazzo:
La società, infatti, è controllata solo al 33 per cento da Randazzo: un’altra quota analoga è nelle mani di Maria Alessandra Costantino, la commercialista che il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, Ugo Forello, aveva scelto come assessora designata alle Aziende partecipate. Al momento Costantino è una delle esponenti più ascoltati del gruppo palermitano del Movimento 5 Stelle, tanto che fra i grillini circola con insistenza il suo nome per una candidatura alle “Parlamentarie”, le primarie online che di qui a breve il movimento terrà per scegliere i candidati alle Politiche. (La Repubblica Palermo, 27 dicembre 2017)
Il punto, però a parte tutto, è politico: Matteo Renzi è stato assunto come dirigente dalla società di famiglia, la Chil Srl, undici giorni prima che l’Ulivo lo candidasse a presidente della Provincia di Firenze nel 2004. All’epoca il caso fece parlare molto il M5S e Alessandro Di Battista presentò un’interrogazione parlamentare sul tema. Ah, bei tempi!
EDIT 28 dicembre : Antonino Randazzo annuncia che rinuncerà all’emolumento: