Angelo Capobianco: l’assistente M5S che fa il consigliere comunale ed è nello staff della Raggi

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-04-27

Lo strano caso di un assistente parlamentare che trova un posto in lista e diventa consigliere comunale e che contemporaneamente viene assunto (per 55mila euro l’anno) nell’Ufficio di diretta collaborazione di Virginia Raggi al Comune di Roma (ma che a quanto pare poi lavora all’ex Provincia)

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Sulla “bio” del suo profilo Facebook Angelo Capobianco ha scritto «avendo tante cose da fare a volte dimentico dei pezzi, ma giuro che le faccio tutte con amore». E che di cose ne abbia parecchie da fare non c’è dubbio. Capobianco infatti oltre ad essere, dal 2014, consigliere comunale per il MoVimento 5 Stelle nel comune di Monterotondo dal 2013 è assistente parlamentare del deputato Alberto Zolezzi (sempre M5S) che il 4 marzo è stato rieletto alla Camera al proporzionale nel collegio elettorale di Mantova.

Lo strano caso dei molteplici incarichi di Angelo Capobianco

Ma non finisce qui, perché il poliedrico architetto Capobianco è stato nominato nell’ottobre 2017 (quindi quando era già consigliere comunale e assistente parlamentare) dalla sindaca di Roma Virginia Raggi addetto ai rapporti con la Città Metropolitana, con la Regione Lazio e con il Parlamento, con enti pubblici e società private. Nel 2015 inoltre Capobianco era subentrato ad Enrico Stefàno in qualità di consigliere della città metropolitana (l’ex provincia di Roma) incarico che ha esercitato a titolo gratuito fino al 2016. Attualmente Capobianco non fa più parte del consiglio metropolitano che è stato rinnovato in seguito alle amministrative del Comune di Roma Capitale.

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Capobianco, denuncia il consigliere metropolitano Carlo Passacantilli, continua ad aggirarsi per Palazzo Valentini (la sede dell’ex Provincia). Eppure a nominare Capobianco non è stata Virginia Raggi in qualità di Sindaco della Città Metropolitana ma Virginia Raggi sindaco di Roma Capitale. L’atto di nomina di Capobianco infatti è contenuto nella delibera 226 della giutna capitolina (16 ottobre 2017). Nell’atto di nomina si legge che Capobianco è addetto: «alla cura dei rapporti con la Città Metropolitana di Roma Capitale e tutti i Comuni facenti parte del territorio metropolitano, con le istituzioni Provinciali e Metropolitane del territorio nazionale, con la Regione Lazio ed il Parlamento, nonché con i portatori di interessi collettivi, quali Enti pubblici, società private, organismi rappresentativi di cittadini; al raccordo istituzionale con gli Organi e gli Uffici della Città Metropolitana di Roma Capitale». Per uno stipendio lordo pari a poco più di 55mila euro l’anno (55.158,83 euro).

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Fonte

Si dirà che visto il ruolo di Capobianco è perfettamente normale che abbia acceso alla sede della Città Metropolitana. Ma secondo Passacantilli Capobianco esercita – per conto della Raggi Sindaca Metropolitana – l’attività e la convocazione dei dirigenti della Città Metropolitana. Ruolo che però spetta esclusivamente ai vertici dell’amministrazione metropolitana mentre l’architetto Capobianco è assunto (a tempo determinato) dal Comune di Roma e fa parte dell’Ufficio di diretta collaborazione della Sindaca, ovvero dello staff, della Raggi. Nel frattempo però la Raggi non ha ancora provveduto a nominare il vicesindaco metropolitano (ruolo che era ricoperto dal sindaco di Pomezia Fabio Fucci) né ha conferito gli incarichi di Capo di Gabinetto e di Direttore Generale. Quindi riassumendo: un assistente parlamentare prima ottiene un posto in lista alle elezioni comunali poi – contemporaneamente al suo incarico alla Camera – viene assunto nello staff della sindaca di Roma e finisce per lavorare alla Città Metropolitana. E poi dicono che il M5S non è in grado di risolvere il problema della disoccupazione.

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