Politica
La nuova stoccata di Crisanti a Salvini: “Fosse stato per lui oggi saremmo dalla parte di Putin”
Asia Buconi 18/08/2022
Non si placa il botta e risposta tra il microbiologo Andrea Crisanti, candidato col Pd, e il segretario della Lega Matteo Salvini
Non si placa il botta e risposta tra il microbiologo Andrea Crisanti, candidato col Pd, e il segretario della Lega Matteo Salvini. Già nei giorni scorsi, infatti, i due si erano scambiati affondi dai toni non certo teneri. Ospite ieri a Radio Capital, Crisanti aveva attaccato il leader del Carroccio e aveva detto: “Se fossimo stati nelle sue mani, ora ci sarebbero 300mila vittime di Covid al posto di 140mila”. E oggi la stoccata è arrivata anche in merito alle posizioni di Salvini sulla guerra in Ucraina: “Errori di valutazione non sono stati fatti solo sul Covid, basta pensare alla posizione politica di Salvini su Putin, oggi saremmo dalla parte di Putin”. Poi, il microbiologo ha concluso: “Io voglio far riflettere gli italiani su quello che questa persona dice, che non si può cancellare con un colpo di spugna. Penso che gli italiani dovrebbero preoccuparsi per il futuro, non tanto per il passato”.
Da parte sua, il segretario leghista Matteo Salvini ha sempre risposto per le rime agli attacchi di Crisanti, affibbiandogli appellativi poco lusinghieri come “esperto di zanzare”, “pseudo professore” e “televirologo” che utilizza le vittime di Covid come “merce elettorale”.
Lo scontro infinito tra Andrea Crisanti e Matteo Salvini
Dopo l’annuncio della candidatura di Crisanti con il Pd, Salvini aveva commentato la notizia con un tweet piuttosto allusivo: “Il tele-virologo Crisanti candidato col Pd. Credo che ora si caapiscano tante cose”. Non si era fatta attendere la risposta del segretario dem Enrico Letta, che in un tweet scriveva che, per fortuna, durante la pandemia l’Italia non è stata governata da Salvini. Andrea Crisanti, da parte sua, aveva avuto modo di replicare al tweet di Salvini su La7, ospite della trasmissione Coffee Break. Aveva detto: “Mi rivolgo agli elettori di Salvini e voglio dirgli che gli errori che ha fatto, le valutazioni, in politica estera, in sanità, in economia, sono la garanzia degli errori che potrà fare se avrà la possibilità di governare”.
Crisanti in quell’occasione si era difeso anche dalle accuse di aver sfruttato la visibilità guadagnata durante la pandemia per entrare in politica: “Io non ho sfruttato assolutamente nulla, ho preso sempre posizioni che in qualche modo riflettevano la mia personale convinzione, mi sono trovato sia in contrasto con la destra che con la sinistra. Il mio unico punto di riferimento è la mia integrità professionale”, aveva dichiarato il microbiologo all’Adnkronos Salute.