Amore tra artigiani

di Tommaso Giancarli

Pubblicato il 2016-03-15

Con l’approcciarsi della primavera si apre la stagione dell’amore tra artigiani. Particolarmente pittoresco e aggraziato è il rituale di corteggiamento dei calzolai: un esemplare si pone infatti al di fuori della botteguccia dell’altro, sventolando un ambedue le braccia delle tomaie; chi ha le mani più grandi e una maggiore capacità di presa riesce a maneggiarne …

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Con l’approcciarsi della primavera si apre la stagione dell’amore tra artigiani. Particolarmente pittoresco e aggraziato è il rituale di corteggiamento dei calzolai: un esemplare si pone infatti al di fuori della botteguccia dell’altro, sventolando un ambedue le braccia delle tomaie; chi ha le mani più grandi e una maggiore capacità di presa riesce a maneggiarne un gran numero, il che rende lo spettacolo tanto più delizioso. Capita anche che due o più calzolai corteggino lo stesso collega; in questo caso l’oggetto del desiderio sceglie il proprio innamorato non solo in base al numero di tomaie drappeggiate, ma anche alla grazia e all’armonia del tutto (riveste un ruolo importante il sinale, o parnanza, indossato dal corteggiatore).
Una volta fatta la scelta, il corteggiato esce dalla bottega con del mastice in mano, fingendo di gettarlo addosso al designato; la simbologia è ovvia e non ha bisogno di spiegazioni. In seguito i due rientrano nel negozio, ognuno sventolando tomaie e camminando sulle punte; poi si isolano nel retrobottega, ove, si ipotizza, guardano dei vecchi calendari di maggiorate non molto belle.
calzolaio
Come avvenga la riproduzione è materia discussa, giacché i calzolai sono sempre maschi di mezza età, generalmente calvi o brizzolati. È forse tale mistero, d’altronde, a richiamare in gran numero i turisti nelle nostre città, dove si accalcano nei vicoli medievali per osservare da vicino la sempiterna danza dell’amore.

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