Attualità
Alessio Vinci e la falsa vincita al Casinò da 144mila euro
neXtQuotidiano 19/07/2019
Sei mesi dopo la tragedia, la magistratura francese ha deciso di continuare le indagini sul ragazzo di Ventimiglia. Ferma l’inchiesta in Italia Alessio era andato nella capitale convinto di incassare 144 mila euro, ma il foglio della casa da gioco di Montecarlo è risultato essere un falso
C’è una possibile svolta nel caso di Alessio Vinci, il ragazzo di Ventimiglia che è morto dopo essere precipitato da una gru alta 50 metri a Parigi. Il Secolo XIX dice che la storia si intreccia con quella di una falsa vincita al Casinò da 144 mila euro:
Qui la storia si riallaccia agli unici due, veri elementi dell’inchiesta che resistono alle supposizioni. Il primo: quel fogliettino che testimoniava di una vincita di 144 mila euro al casinò di Montecarlo. Alessio lo sbandierava con orgoglio. Nella sua casa il nonno Enzo racconta: «Era un talento come studente, ma era un ragazzo ingenuo, un po’ sprovveduto, non di quelli già vaccinati alle cose della vita». Ancora: «Era tutto entusiasta di quei soldi, impossibile che fingesse».
Ma il foglietto è un falso, anche grossolano, realizzato al computer, con i pixel sgranati. Poi c’è quell’altro strano scritto. Lo studente lo lascia nella stanza dell’hotel parigino. Lo scrive su un foglio al rovescio e lo fotografa con la telecamera del pc. Lo lascia sullo schermo, come sfondo del computer. “E.T.P. je sais CAM 381ASLCM”. Aveva scavato col fuoco le lettere Etp anche sotto la scrivania del suo alloggio nel Torinese. Quella combinazione di lettere e numeri è stata analizzata da esperti, scienziati, specialisti di crittografia. Sembra non significhi nulla: una sequenza casuale.
Questo elemento introduce verso l’ultima ipotesi sulla morte di Alessio:
Che sia stato vittima di un atroce scherzo, una burla che qualcuno (nella vita reale? sul web?) gli ha giocato. Convinto ad andare a Parigi per riscuotere la vincita presso una banca d’affari, vestito bene: lui compra una costosa giacca prima di partire a Torino. Convinto a prendere una camera a Le Meridien Etoile, dove si presenta senza aver prenotato.
Convinto che, a cena, riceverà la visita di un misterioso emissario al quale comunicare il codice. Le indagini hanno confermato che ha cenato lì. Ma non arriva nessuno. Alessio realizza di esser stato ingannato, buggerato, dopo aver raccontato della vincita a tutto il suo mondo. È questa l’ultima ipotesi che si percorre. Evidentemente, potrebbe essere confermata o smentita dagli elementi che non si conoscono.
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