“Vota Lega per non vederla mai più”, così parla il capogruppo della Lega a Firenze davanti a una donna rom | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-09-05

Il filmato è stato condiviso dallo stesso esponente del Carroccio

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Ha pubblicato un video sulla sua pagina Facebook. Un filmato che deve essergli piaciuto talmente tanto da auto-mettersi un like sulla sua pagina social. Poi la modifica (dopo alcune ore) con il riferimento al reato di “accattonaggio molesto”. Il tutto, però, mentre immortala una donna rom che stava camminando per le strade di Firenze. Questa “opera Pia” è stata pubblicata dal capogruppo della Lega nel capoluogo toscano Alessio Di Giulio e utilizzata come “spot elettorale” in favore del Carroccio in vista del voto per le Politiche del prossimo 25 settembre.

Alessio Di Giulio (Lega) e il video elettorale contro i rom

Il rappresentante della Lega, come si vede dal filmato che lui stesso ha pubblicato, si è avvicinato a una donna rom in una delle strade del centro di Firenze e, con volto sorridente e fare sornione, le si avvicina mentre pronuncia questa frase:

“Il 25 settembre vota Lega per non vederla mai più. Per non vederla mai più”.

La donna, che all’inizio salutava e sorrideva non avendo intuito l’obiettivo di quel filmato, gli ha replicato: “No, non dire così”. E Alessio Di Giulio, ancor più sorridente ribadisce il suo spot elettorale:

“Sì! Il 25 settembre vota Lega in modo che lei a Firenze non ci sia più”.

Poi, sempre sorridente, si allontana e termina le riprese. E sui social, inizialmente, aveva condiviso questo filmato con l’appello al voto. Poi, oltre sei ore dopo, ha modificato quel post con il riferimento al reato di “accattonaggio molesto”.

Peccato che il filmato non mostri alcun tipo di reato da parte della donna che stava camminando per le strade del centro di Firenze. Inoltre, quelle parole sferzanti rivolte alla donna rom non possono che riportare alla memoria – per dialettica e toni – alla persecuzione che in quell’epoca storica condizionata da fascismo e nazismo veniva denominata “Porajmos” e provocò lo sterminio di circa 500mila persone (tra la Germania e i suoi alleati).

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