Zan denuncerà la leghista Sardone per la foto con l’alone rosa come negli spot sull’Aids

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-04

Il deputato del Pd promotore del disegno di legge sull’omotransfobia Alessandro Zan ha annunciato che denuncerà la leghista Silvia Sardone. Dopo l’affossamento del ddl al Senato, l’eurodeputata aveva pubblicato una foto che lo ritraeva ricoperto da un alone rosa, come nelle pubblicità sull’Aids degli anni ’80

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Alessandro Zan denuncerà l’eurodeputata leghista Silvia Sardone per la foto pubblicata dopo l’affossamento del ddl contro l’omotransfobia in cui il deputato del Pd è circondato da un alone viola come nelle pubblicità anni’80 sull’Aids. “Procederò per vie legali – ha scritto Zan su Twitter – contro l’eurodeputata leghista con noti legami neofascisti. Questa è la Lega con cui chiedevano di mediare”.


Un post che aveva fatto molto scalpore, poi rimosso e modificato sui social dopo le polemiche. Nell’immagine originale comparivano il segretario del Partito Democratico Enrico Letta (con il pugno alzato) e appunto Zan, circondato dall’alone rosa, poi rimosso nella seconda versione.

Il Pd si riunisce dopo la tagliola al Ddl Zan

Intanto al Nazareno c’è stata una riunione “tosta e seria”, come è stata definita da alcuni partecipanti, sull’esito della votazione sulla “tagliola” al Ddl Zan a palazzo Madama. L’atmosfera si è surriscaldata – raccontano alcuni partecipanti all’Adnkronos – quando a prendere la parola sono stati alcuni senatori che hanno criticato apertamente la linea scelta dal segretario Enrico Letta: “Ha politicizzato tutto”, è stato detto in alcuni interventi in cui si è lamentato il fatto di aver reso impossibile la mediazione e, soprattutto, di aver “estromesso il gruppo del Senato”. Tra i più infervorati Andrea Marcucci, Vincenzo D’arienzo, Stefano Collina. A questi interventi hanno replicato altri senatori su posizioni diverse. Tra questi, un intervento definito “molto netto” è stato quello di Monica Cirinnà: “La mediazione non era possibile, bisognava marcare l’identità”, avrebbe sottolineato la responsabile Diritti del Pd. La riunione del gruppo del Pd del Senato si è chiusa con il rinnovo della fiducia alla presidente Simona Malpezzi e con l’accordo sulla necessità di procedere uniti in vista delle importanti scadenze politiche che aspettano il Parlamento.

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