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Il vicecomandante del NOE indagato per depistaggio sul caso CONSIP

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-06-07

Alessandro Sessa si è presentato oggi in procura per essere interrogato. Era stato ascoltato come testimone nel caso Scafarto

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Il vicecomandante del Noe, Alessandro Sessa, è indagato dalla Procura di Roma per il reato di depistaggio nell’ambito di uno dei filoni dell’inchiesta sugli appalti Consip. Accompagnato dal suo difensore, il colonnello viene sentito oggi dall’aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Mario Palazzi, titolare della maxinchiesta.

Il vicecomandante del NOE indagato per depistaggio sul caso CONSIP

Sessa era stato ascoltato come testimone nel caso Scafarto. Al capitano sono addebitati due episodi di falso nell’informativa consegnata ai pm romani, e alla fuga di notizie che ha riguardato l’indagine e chiama in causa l’attuale ministro dello Sport Luca Lotti, il comandante generale dell’Arma Tullio Del Sette e quello della Toscana, Emanuele Saltalamacchia. I pm capitolini ritengono che Sessa abbia riferito il falso su una circostanza allo scopo di ostacolare o sviare l’inchiesta.
alessandro sessa
Prima di lui i magistrati hanno sentito il suo sottoposto al quale hanno chiesto chiarimenti sul suo ultimo interrogatorio, durante il quale aveva chiamato in causa il sostituto procuratore di Napoli, Henry John Woodcock, anche lui titolare di un filone di inchiesta su Consip. “Fu lui a dirmi di fare un apposito capitolo sul coinvolgimento dei servizi segreti”, aveva messo a verbale Scafarto.

Il secondo interrogatorio di Scafarto


Intanto il capitano dei carabinieri del Noe Gian Paolo Scafarto, indagato dalla procura di Roma per falso nell’ambito dell’inchiesta Consip, è arrivato a piazzale Clodio per essere interrogato, ed è la seconda volta, dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Mario Palazzi. Scafarto è accusato di avere, in un’ informativa alla procura, accreditato erroneamente la tesi della presenza dei servizi segreti nel corso degli accertamenti su Consip e di aver attribuito ad Alfredo Romeo e non a Italo Bocchino la frase intercettata: “…Renzi l’ultima volta che l’ho incontrato”. Il capitano del Noe, difeso dall’avvocato Giovanni Annunziata, viene sentito per un approfondimento di alcuni aspetti già affrontati nel primo faccia a faccia del 10 maggio scorso.

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